Termoli

Niente premio economico ai lavoratori FIS, scatta lo sciopero

larga partecipazione alla mobilitazione di Cgil e Rsu con sciopero su tutti e tre i turni di lavoro per il mancato premio di risultato (circa 5mila euro a lavoratore) come conseguenza del dichiarato mancato raggiungimento degli obiettivi relativi all'anno 2023 da parte della multinazionale.

È iniziato oggi anche alla FIS di Termoli, così come negli altri due stabilimenti del gruppo, uno sciopero su tutti e tre i turni di lavoro per il mancato premio di risultato come conseguenza del mancato raggiungimento degli obiettivi relativi all’anno 2023, secondo quanto certificato dall’azienda che produce componenti per l’industria armaceutica.

È uno sciopero piuttosto sentito tra i circa 300 dipendenti dello stabilimento nel Cosib, tanto che pur avendo aderito soltanto la CGIL, oltre il 50% dei lavoratori sta partecipando.

Il premio di produzione infatti, previsto per tutti i lavoratori Fis sia a Termoli che a Montecchio Maggiore (Vicenza, sede centrale ) che a  Lonigo (Vicenza) si attesta sui 5mila euro. Denaro sul quale gli operai speravano e che a sorpresa è venuto meno. “I risultati di bilancio 2023 hanno negato l’accesso a una componente variabile del salario dei lavoratori” hanno fatto sapere le Rsu che hanno proclamato tre ore di sciopero aziendale per giovedì 9 maggio come prima tranche di un pacchetto complessivo di 16 ore di sciopero, con la speranza che la multinazionale possa sedersi a un tavolo e affrontare la questione rimettendo sul piatto il premio che al momento non è stato erogato.

A Termoli sono circa 300 i lavoratori della Fabbrica Italiana Sintetici. Proprio qui è stato fatto negli ultimi anni un investimento importate con aumento produttivo e realizzazione di un nuovo edificio. La capacità produttiva, secondo quanto si legge sul sito della FIS, è di circa 700 m³ nello stabilimento che occupa una superficie complessiva di 91.000 metri quadri. Quello di Termoli è il secondo stabilimento per volumi e capacità produttiva dei tre che si trovano in Italia e che producono principi attivi per l’industria farmaceutica.

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Giuseppe Tarantino della CGIL conferma che la partecipazione allo sciopero sta andando “oltre le migliori aspettative” e che l’obiettivo “è quello di riaprire la discussione per arrivare a una soluzione economica e al riconoscimento di quanto dovuto”.

Se negli altri due siti produttivi italiani i sindacati sono abbastanza d’accordo con questo sciopero, per quanto riguarda Termoli Cisl e Uil hanno deciso di non partecipare. Ma malgrado con la RSU di fabbrica ci sia soltanto la CGIL, più della metà dei lavoratori sta prendendo parte alla mobilitazione nelal fabbrica di via Massimo D’Antonio, nel perimetro del nucleo industriale di Termoli. Le ore di sciopero sono divise in questo modo: le ultime tre del primo turno di lavoro iniziato alle 6, le prime tre del secondo turno di lavoro iniziato alle 14 e le ultime tre ore del terzo turno di lavoro che comincerà alle ore 22.

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