L'Ospite

L'ospite

La festa di Dio uno e trino

La chiesa celebra la solennità della Santissima Trinità immediatamente dopo la Pentecoste, perché solo attraverso il dono dello Spirito Santo ci si può avvicinare al mistero di Dio, che si manifesta specialmente nell’amore delle tre persone.

La Trinità è un dono di grazia verso cui la ragione umana non può che sobbalzare. Parlare della Trinità è parlare del mistero d’amore. Ammettere la Trinità nella storia è ammettere il principio d’amore che abbraccia la storia degli uomini e la storia della Chiesa.

La Chiesa è anche lo “splendore” della Trinità, cioè la partecipazione viva alla Sua gloria fra gli uomini: i discepoli vivono nello Spirito e si lasciano amare dal Padre per Cristo nello Spirito. Perciò, la legge fondamentale della Chiesa è la stessa della vita trinitaria: l’agape, la carità di Dio, l’amore. La Chiesa è la Chiesa dell’amore: una Chiesa senza amore è un corpo senz’anima, uno scheletro senza carne. Tutto nella Chiesa viene dall’amore: l’agape è l’anima della Chiesa, il distintivo di quanti credono nella rivelazione dell’amore del Padre compiutasi in Cristo.

I padri del Concilio Vaticano II hanno insegnato che la Chiesa viene dalla Trinità, cammina con lei e si completa in lei.

L’amore di Dio precede l’amore dell’uomo: la Chiesa non nasce dal nulla ma da un dono di grazia della santa e indivisa Trinità. I padri antichi ben affermavano che la Chiesa è un popolo adunato dalla Trinità: “Popolo adunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” (San Cipriano).

In tal senso possiamo mettere in risalto tre cose della chiesa: la Chiesa è dono e grazia, non di dà da sola è un evento che viene dall’alto; la Chiesa si offre come mistero: in quanto è opera di Dio e non dell’uomo; in terzo luogo, il richiamo dell’origine porta a ripensare la Chiesa nel suo aspetto di comunità impegnata nella storia: l’agire della Chiesa nella storia è un agire teologico.

Le letture ci raccontano della presenza di Dio nella storia del popolo, dello Spirito santo che ci guida alla libertà di figlio di Dio e di Gesù Cristo che ci invia ad annunciare tutto ciò che lui ha insegnato.

Più che capire la Trinità dobbiamo viverla, amarla sentirla dentro di noi. La santa Trinità ci accompagna dall’inizio alla vita cristiana, è presente ogni volte che preghiamo e celebrando i divini misteri.
La Trinità è la festa di Dio; di Dio come a noi si è rivelato nel Vangelo, Uno nell’essenza, e Trino nelle Persone.

Sant’Ilario di Poitiers ci ha consegnato questa bella preghiera che dice: “Conserva incontaminata questa fede retta che è in me e, fino al mio ultimo respiro, dammi ugualmente questa voce della mia coscienza, affinché io resti sempre fedele a ciò che ho professato nella mia rigenerazione, quando sono stato battezzato nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo”.

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