Sull’isola di Ischia si è recentemente conclusa un’operazione mirata contro il bracconaggio, che ha coinvolto i militari del Raggruppamento CITES di Roma (SOARDA) e i carabinieri forestali del Nucleo di Casamicciola. Parte attiva dell’azione è stata l’Unità Cinofila Antiveleno e Antibracconaggio di Frosolone, del Gruppo CC Forestale di Isernia. Durante l’operazione, sono stati arrestati due bracconieri, già noti alle autorità e coinvolti da anni nella caccia illegale di specie di avifauna migratoria protette.
Il successo dell’operazione è stato reso possibile grazie al contributo determinante del cane Africa dell’Unità Cinofila di Frosolone, addestrato non solo per individuare esche avvelenate, ma anche per rintracciare armi e munizioni, anche se sepolte sotto terra.
L’Unità Cinofila di Frosolone svolge un ruolo cruciale in tutto il territorio nazionale, supportando altri Reparti dell’Arma nella lotta contro il bracconaggio e l’avvelenamento degli animali. I risultati ottenuti contribuiscono significativamente alla tutela della biodiversità e dell’ambiente.
Durante la perquisizione domiciliare, è stato arrestato un individuo di 35 anni, attivo durante il periodo di divieto venatorio generale. All’interno della sua abitazione sono stati trovati 400 cartucce pronte all’uso e un’arma clandestina. L’uomo, privo di porto d’armi per via di precedenti penali, è stato inoltre accusato di aver minacciato i militari con il fucile.
L’utilizzo di videocamere sul territorio ha consentito di contrastare efficacemente il bracconaggio, specialmente durante il periodo di transito migratorio degli uccelli, garantendo la sicurezza dell’ambiente e della comunità locale.
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