Campomarino

Rimandati a casa gli alunni dell’infanzia e della primaria per una sospetta menigite, poi gli esami escludono l’infezione

Accertamenti in corso a Pescara, dove la piccola è stata trasferita dopo un passaggio al San Timoteo di Termoli. Il preside ha disposto la chiusura della scuola per la giornata di oggi a scopo precauzionale, nell'attesa dei risultati clinici che sono arrivati nel tardo pomeriggio.

AGGIORNAMENTO – Gli esami clinici approfonditi svolti dai medici dell’ospedale di Pescara, dove una bambina di Campomarino era stata ricoverata per una sospetta meningite, hanno escluso l’infezione. Una buona notizia dunque,  che è stata tempestivamente comunicata ai genitori dei piccoli alunni della scuola elementare e della scuola d’infanzia del comune bassomolisano che durante la mattina erano stati rimandati a casa per scelta precauzionale del preside.

La meningite è stata esclusa, confermando invece la diagnosi fatta in prima istanza a Termoli, al San Timoteo, di virosi. Non occorre, in questi casi, procedere ad alcuna prrofilassi antibiotica. Le condizioni della bimba non sono comunque gravi.


 

La piccola è stata ricoverata all’ospedale di Pescara martedì scorso per un sospetto caso di meningite da meningococco, malattia di natura infettiva e trasmissibile. Non c’è alcuna certezza sulla diagnosi, e la piccola non presenta – per fortuna – i sintomi tipici che causa il batterio del meningococco, ma dopo i primi esami un sospetto esiste e per ragioni precauzionali oggi il preside della scuola di Campomarino ha preferito rimandare a casa sia gli alunni della primaria che quelli della scuola d’infanzia, frequentata dalla sorellina. Il Comune di Campomarino è stato avvertito dal medico, come da prassi in casi del genere, e a sua volta ha informato la presidenza scolastica. La decisione è di natura precauzionale e segue il protocollo che ricostruisce la cosiddetta catena epidemiologica.

La bimba è stata inizialmente portata all’ospedale San Timoteo di Termoli, dove è stata sottoposta a una tac e ad altri esami prima del trasferimento a Pescara, dove è stata sottoposta a un esame clinico più complesso (con prelievo lombare) per accertare – o escludere – l’infezione da meningococco.

Un caso simile in Molise si è verificato a Isernia circa un mese fa. Anche in quel caso si trattava di una bambina, di due anni, la cui diagnosi da meningococco era stata confermata dall’ospedale Gemelli di Roma dove la piccola è ricoverata tuttora.

 

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