Termoli nord

Altolà ai bagnanti: accessi al mare sbarrati a nord. Trovati nidi di fratino: si attende schiusa uova

Diversi i passaggi 'off limits' nel tratto più a Nord del lungomare Cristoforo Colombo. Ma presto verranno rimosse le transenne. Una buona notizia: i nidi censiti sono in aumento

Sono stati trovati 3 nidi di fratino ed è questo il motivo per cui il Comune di Termoli, su richiesta di alcune associazioni ambientaliste, ha transennato alcuni accessi al mare (a partire da quello denominato Lentisco, dove la scoperta è avvenuta) sul versante più a Nord del lungomare Cristoforo Colombo. È così da metà aprile circa (la data della deposizione delle uova è il 13 aprile) quando al Comune è giunta la segnalazione da parte di Ambiente Basso Molise e subito si è messa in moto la ‘macchina’ di protezione.

fratino uova abm
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Gli accessi sbarrati hanno chiaramente colto di sorpresa più di qualche cittadino o turista che si è chiesto quale fosse la ragione, perlopiù a poche settimane dall’inizio della stagione estiva (che per molti, viste le temperature spesso al di sopra della media, è già iniziata). Il presidente di Abm, Luigi Lucchese, segnala con amarezza che molti hanno ignorato il divieto. Qualcuno lo ha fatto anche con cani al seguito e, spiega l’ornitologo Nicola Norante (presidente del GMSO – Gruppo molisano Studi Ornitologici) questo costituisce un vero problema. “Abbiamo trovato anche 4 nidi abbandonati – che per legge non possiamo toccare – e il motivo sono proprio i cani”.

È l’esperto ornitologo – deputato a censire ufficialmente quantità e tipologia delle specie presenti – che ci dà una buona notizia. “Il trend è in aumento, stiamo peraltro messi meglio dell’Abruzzo”. E sciorina i numeri: attualmente i nidi di fratino sulla costa sono 28, di cui 23 a Termoli Nord (nessuno invece a Rio Vivo). I Comuni di Termoli e Campomarino sono particolarmente attenti e rispettosi delle norme, non si può dire altrettanto delle persone che calpestano le dune laddove non è permesso”.

La ratio del provvedimento comunale – che ha le ore contate perchè la schiusa dovrebbe avvenire (se non è già avvenuta ieri) prossimamente – è giustappunto legata alla presenza, in quella zona, di uova di fratino, piccolo uccello nidificante sulle spiagge e che, come noto a molti, è a rischio estinzione. Una ‘ricchezza’ dunque da proteggere. Si attende pertanto la schiusa delle uova per ripristinare gli accessi al mare e permettere ai bagnanti di camminare in libertà permettendo di scendere in spiaggia tramite quei passaggi.

Il periodo di incubazione delle uova è di 24-26 giorni. I piccoli, dopo un giorno dalla nascita, seguono i genitori alla ricerca di cibo camminando sulla battigia ma sono comunque autonomi e, anche senza genitori, in grado di procacciarsi autonomamente cibo. In generale quando c’è un anticipo della nidificazione si riscontrano minori problemi. “Questo è dovuto, secondo il mio parere, all’antropizzazione. Le coppie che nidificano magari a marzo, hanno risultati di nascita maggiori. Perchè? A marzo nessuno va in spiaggia a calpestare le uova…”

 

La curiosità. Al fratino sulle nostre spiagge è legata una ‘leggenda’, smentita dai dati di realtà, secondo cui il raddoppio ferroviario della Termoli-Lesina – tratta Campomarino-Ripalta in particolare, si sarebbe dovuto stoppare proprio per tutelare la specie avifaunistica. Era il 2020 quando la Commissione tecnica del Ministero dell’Ambiente espresse parere negativo sul raddoppio del binario perché avrebbe messo a rischio fratino e ghiandaia marina. Proprio l’ornitologo Norante spiegò a Primonumero – e svelò a tutta Italia – l’infondatezza di ciò. Per quanto riguardava il fratino si specificò che “è una specie dunale e nidifica sulla spiaggia, non arriva mai oltre la pineta”. Nessun problema con i treni, dunque, ma con i bagnanti sì.

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