Al di là del mare/21

Protagonisti giallorossi, dopo la salvezza parola allo staff: “Obiettivo raggiunto, ora pensiamo al futuro”

Per la ventunesima puntata della rubrica interviste ai protagonisti giallorossi ci accomodiamo in panchina ed incontriamo tre uomini fondamentali per il Termoli calcio: Antonello Spagnuolo, vice allenatore, Filippo Argano, preparatore atletico, e Derio Gualano, preparatore dei portieri: lo staff tecnico dell’allenatore Massimo Carnevale è riunito qui, figure di rilievo dello spogliatoio del club termolese che con passione, umiltà e grande competenza hanno contribuito a costruire il capolavoro giallorosso della salvezza ottenuta con una giornata di anticipo.

Nell’arco di una stagione, si vivono situazioni diverse legate ai risultati. Come affrontate il morale basso dopo una sconfitta?

A.S: “La prima cosa è l’equilibrio, quindi cercare di ovattare le voci che vengono dall’esterno e mantenere la positività. Non bisogna fossilizzarsi sul risultato, ma andare ad evidenziare gli errori che possono averci portato alla sconfitta in modo da migliorare il proseguo della stagione”.

Come programmate e affrontate una settimana tipo di lavoro?

F.A: “Il martedì si recupera la fatica che si è fatta la domenica e si punta di più sul lavoro aerobico, c’è il ripristino per quelli che hanno fatto la partita mentre gli altri svolgono già lavori più intensi. Il mercoledì affrontiamo il giorno più duro della settimana con lavori di forza con e senza palla. Il giovedì il mister si occupa più della parte tattica, spesso facciamo delle partite, a volte con la juniores. Il venerdì c’è lo scarico del lavoro ed infine il sabato è il giorno della classica rifinitura e gli ultimi ritocchi per la gara della domenica”.
D.G: “Con i portieri, invece, svolgiamo un lavoro un po’ diverso da quello del resto della squadra. Il martedì è incentrato sulla forza e il mercoledì sullo scarico con esercizi sulla spinta e sulla forza esplosiva. Durante gli altri giorni si lavora più sulla tecnica e sulle situazioni tipo di una partita, quindi tutto ciò che un portiere può trovarsi ad affrontare”.

Giallorossi derio gualano
Giallorossi derio gualano
Giallorossi antonello spagnuolo
Giallorossi antonello spagnuolo
Giallorossi filippo argano
Giallorossi filippo argano

Come è cambiata la preparazione e il vissuto all’interno dello spogliatoio dall’inizio dell’anno ad oggi?

A.S: “È normale che abbiamo vissuto un periodo un po’ particolare, c’è stato il cambio di allenatore a novembre, da Martino siamo passati a Carnevale e poi sono subentrati tanti nuovi giocatori. È stato bravo il mister a solidificare l’ambiente dopo il cambio tecnico e a cercare di trovare subito un’identità di squadra. Non era facile né scontato, ma siamo riusciti ad ottenere il massimo nel minor tempo possibile ed i risultati hanno premiato il lavoro di tutti.”.
F.A: “Ci siamo trovati bene subito con il nuovo allenatore. Carnevale è stato capace di dare una spinta anche psicologica alla squadra, ha permesso di credere più nelle loro capacità perché alcune volte non avevano la piena consapevolezza di loro stessi”.
D.G: “Il mister è riuscito a dare degli input diversi e nuovi, che sono stati fondamentali. Lui è un grandissimo lavoratore e anche noi con lui, si lavora di più e ci riesce un po’ tutto meglio”.

Giallorossi

Come avete gestito la preparazione nel cambio allenatore?

D.G: “Credo sempre allo stesso modo. Per quanto riguarda il mio lavoro con i portieri, ho una mia tabella di marcia che comincia ad inizio stagione con carichi un po’ più pesanti per poi arrivare a carichi più leggeri dove si lavora sulla rapidità. Questo non dipende molto dall’allenatore, ma è una riga che si segue dall’inizio alla fine del campionato”.
F.A: “Ci siamo confrontati con il mister e abbiamo fatto conciliare le nostre idee con le sue. Nello specifico, nel mio campo non ho avuto difficoltà, viaggiamo sulla stessa linea d’onda. Lui predilige alte intensità, abbiamo integrato i lavori, e credo che i risultati ottenuti siano buoni”.
A.S: “Nel lavoro tecnico-tattico, in base all’avversario che andiamo ad affrontare, proviamo movimenti che possono essere consoni per migliorare l’aspetto della squadra”.

Giallorossi

State a stretto contatto con i ragazzi, spesso vi trovate a fare anche da supporto psicologico?

A.S: “Certamente, il nostro compito è anche quello: riuscire a captare lo stato d’animo dei ragazzi per cercare di migliorarli. Siamo in una categoria dove sono presenti molti under, e sono proprio loro quelli più volubili con le emozioni, a volte una partita sbagliata o una partita non giocata può influire negativamente. Il nostro compito è anche quello di riuscire a dire la cosa giusta per trasmettere ai ragazzi serenità”.

Cosa pensate vi riservi il futuro?

A.S: “Dopo aver raggiunto la salvezza che era l’obiettivo primario, per tutti noi dello staff e per i ragazzi arriva il momento di pensare al futuro che spero sia roseo per il calcio termolese innanzitutto”.

Cosa direste ai ragazzi che stanno cominciando a giocare e cercano di inserirsi in piazze sempre più importanti?

D.G: “Di essere umili e di impegnarsi sempre, umiltà e lavoro sono il connubio per arrivare all’obiettivo, senza di queste è difficile fare il giocatore. Senza il sacrificio non si va da nessuna parte, non sentirsi né superiori né inferiori, ma fare la propria strada”.
F.A: “E fare vita sana che è fondamentale per i ragazzi di oggi nell’alimentazione e nelle cure. È importante tenere d’occhio il proprio fisico altrimenti le prestazioni non potranno mai essere ad alti livelli”.
A.S: “Come diceva Derio, prima di tutto l’umiltà e poi l’equilibrio mentale. Nel proseguo della carriera ci saranno dei momenti negativi e lì i ragazzi dovranno essere forti per superarli”.

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