Ministero istruzione

Una carica di 2400 insegnanti per 143 posti nelle scuole molisane: al via le prove scritte del concorso

Da oggi 11 marzo e fino al 19 si terranno in molte scuole molisane le prove scritte del concorso ministeriale per cui in tutta Italia i posti a bando sono 44.654. In Molise sono 143, per posti comuni e di sostegno nei vari gradi di istruzione (dall'infanzia alle superiori)

Iniziano oggi 11 marzo, per terminare il 19, le prove del concorso del Ministero dell’Istruzione e del Merito per reclutare, a tempo indeterminato, un totale di 44.654 insegnanti, per i posti comuni e di sostegno. In Molise i posti a bando sono in totale 143: 14 per l’infanzia e le primarie e 129 per le secondarie di I e II grado. Numeri che vi avevamo già fornito anticipando come fossero ben 865 le candidature per le scuole primarie (per una percentuale molto bassa, la più bassa a livello regionale, di candidati per posti pari a 1.62) e 2413 (qui la percentuale sale a oltre il 5%) quelli per le scuole secondarie (medie e superiori). Di seguito i dati regione per regione forniti dal Ministero.

concorso scuola dati regionali
concorso scuola dati regionali

 

Questo invece il prospetto, per quanto riguarda il Molise, che riporta il numero reale di candidati reso noto oggi dall’Ufficio scolastico regionale da cui emerge che il numero di persone è le 2500 unità (numero inferiore a quello fornito dal Ministero perchè si riferisce ai candidati reali. Infatti un candidato poteva scegliere di partecipare a più procedure, ndr).

concorso scuola molise usr

 

Si inizia dunque oggi con la prova scritta del concorso della scuola dell’infanzia e della primaria, che proseguirà anche domattina. Poi il 13 cominceranno le sessioni del concorso della scuola secondaria, che andranno avanti fino al 19. “Le prove scritte in Molise – scrive l’Usr – si svolgono: oggi, il 13, il 14 e il 15 marzo. Le sedi di esame individuate nella regione Molise sono 10: 9 in provincia di Campobasso e una in provincia di Isernia. I candidati totali sono 2.416 (458 per la scuola dell’infanzia e la primaria e 1.958 per la scuola secondaria di primo e secondo grado)”. Tanti i molisani che hanno fatto rientro o stanno per rientrare in Molise, magari dopo anni di precariato nelle scuole di altre regioni, e che sperano – avendo fatto la domanda qui – di poter tornare.

Come detto si tratta, per ora, di una prova scritta che si terrà al PC, e per cui saranno utilizzati laboratori informatici di varie scuole della regione. “La prova scritta si svolge su postazione informatica, nella regione per la quale il candidato ha presentato domanda di partecipazione. Sulla base del numero dei candidati di ciascuna regione, sono state organizzate più sessioni mattutine e pomeridiane. Ciascun aspirante avrà 100 minuti per rispondere a 50 quesiti a risposta multipla di contenuto non disciplinare, di cui: 10 di contenuto pedagogico; 15 di contenuto psicopedagogico (compresi gli aspetti relativi all’inclusione); 15 di contenuto metodologico-didattico (compresi gli aspetti relativi alla valutazione); 5 sulla conoscenza della lingua inglese; 5 sull’uso didattico delle tecnologie digitali. A ciascuna risposta corretta vengono assegnati 2 punti; a ciascuna risposta errata o non data vengono assegnati 0 punti”, spiega in una nota il Ministero. Superano la prova scritta e accedono alla prova orale i candidati che raggiungono un punteggio di almeno 70/100.

Superata la prova scritta, si passerà a quella orale. “La prova orale dovrà accertare la preparazione dei candidati sia sotto il profilo specificamente disciplinare sia per quanto riguarda la capacità didattica: a tal fine, i candidati dovranno svolgere una lezione simulata”.

Un concorso su cui ci condensano le speranze, e i timori, di tanti. Per il Ministro Valditara: “Il nostro obiettivo è dare stabilità al reclutamento, selezionando i futuri docenti anche alla luce della loro attitudine a insegnare, ed è per questo che abbiamo previsto che vi sia, oltre al tirocinio, prima dell’assunzione, anche una lezione simulata al termine del periodo di prova. Il concorso che inizia oggi e le future assunzioni segnano un ulteriore passo avanti per combattere il precariato e per garantire agli studenti un’educazione di qualità, favorendo la continuità didattica”.

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