Sanità

Emodinamica Isernia accorpata, Iorio contro i Commissari. “Non siamo fessi, scendo in piazza”. Il M5S: “Dimettiti”

L'assessore con delega alla Sanità afferma che "la struttura commissariale dovrebbe avere il coraggio di ammettere che si chiude l’emodinamica di Isernia perché è più facile obbedire ai diktat dei burocrati romani che trovare soluzioni per un’intera popolazione". Critici anche i pentastellati che però se la prendono anche con la Giunta e ricordano a Iorio la sua 'promessa' di dimettersi chiedendogli di far seguire i fatti alle parole

Cresce sempre più il malcontento attorno alla vicenda del laboratorio di Emodinamica e al – sempre più certo – accorpamento con quella dell’ospedale Cardarelli (come previsto nel Pos 2023-2025 che a giorni sarà al vaglio del tavolo tecnico interministeriale). Oggi a far sentire la loro voce sono da una parte i pentastellati con il consigliere regionale Andrea Greco in primis e dall’altro nientemeno che l’assessore delegato alla Sanità Michele Iorio che già in altre occasione aveva annunciato le sue dimissioni se l’emodinamica del Veneziale dovesse chiudere.

Una chiusura che – stando al Programma operativo – non c’è ma che secondo Iorio è solo “mascherata nascondendosi dietro al dito dell’accorpamento”. Questa la sua dura nota, che riportiamo integralmente.

“Saremo anche una Regione commissariata ma non siamo un popolo di fessi. Servono a poco le parole della struttura commissariale relative all’emodinamica di Isernia. Parole con cui si vuole mascherare la chiusura del reparto nascondendosi dietro al dito dell’accorpamento. Una decisione che contrasta con le richieste fatte dalla stessa politica regionale ma anche dagli stessi parlamentari.

Ancor meno fanno breccia le scuse che si vogliono accampare per tale decisione, e cioè la carenza di personale. Giustificazioni pianificate che servono solo a mascherare le illogiche decisioni contenute nel Piano Operativo perché a Isernia manca solo un cardiologo. La soluzione, se davvero si volesse procedere al risanamento della sanità pubblica mantenendo invariati il diritto alla vita dei cittadini dell’intera provincia, c’è. Si potrebbe procedere all’assunzione di uno specialista attraverso contratti specifici invece di ‘accorpare’. Allora alla struttura commissariale andrebbe ricordato, una volta per tutte, che il Molise è sì una regione commissariata ma non un popolo di fessi. Infatti a Isernia da inizio 2024 sono state effettuate 122 coronarografie di cui 44 con angioplastica. Da questo dato di partenza, per la proiezione annuale si prevedono 730 procedure e 260 angioplastiche. Quindi la giustificazione della struttura commissariale relativa ai numeri procedurali non regge. Inoltre, nei primi due mesi del 2024, su 60 giorni è stata garantita la prestazione H24 per 55 giorni ossia pari al 92%. Ne conseguenze che anche la scusante della carenza di personale non regge.

La struttura commissariale – prosegue Iorio – dovrebbe dunque avere il coraggio di ammettere che si chiude l’emodinamica di Isernia perché è più facile obbedire ai diktat dei burocrati romani che trovare soluzioni per un’intera popolazione.

Motivo per cui annuncio sin da oggi la mia personale partecipazione alla mobilitazione di piazza rispondendo all’appello del sindaco di Isernia”. Mobilitazione che ieri appunto Castrataro aveva rilanciato.

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A fare rima – ma solo in parte – con le parole di Iorio c’è anche il Movimento 5 Stelle che con la nota di Greco, però, se la prende anche con il Governatore Roberti che aveva sempre rassicurato sulla mancata chiusura sebbene mai nascondendo la necessità dell’accorpamento per mancanza di personale e che ieri stesso, rispondendo alla consigliera regionale Alessandra Salvatore. “Ricordo alla consigliera come il Consiglio Regionale abbia approvato un ordine del giorno con il quale è stata affidata al Presidente della Regione la richiesta al Governo per consentire la permanenza e il rafforzamento delle emodinamiche di lsernia e Termoli, anche in deroga al decreto Balduzzi, per rispondere alle giuste preoccupazioni manifestate di recente nei pubblici dibattiti dei Comuni interessati e della Conferenza dei Sindaci. A testimonianza del lavoro che stiamo portando avanti per la versione definitiva del Programma Operativo Sanitario 2023-2025”.

Nota di cui l’esponente dem ha accusa il Presidente Roberti di minimizzare la portata della previsione del Pos. “A nome di tutto il gruppo regionale PD ribadisco  non solo la vicinanza alla comunità isernina ed a quelle di tutta la provincia di Isernia, ma anche la mobilitazione ed il sostegno alle iniziative di protesta già organizzate ed in corso di organizzazione. Soprattutto sulla Sanità, le chiacchiere, ormai, non incantano più nessuno”.

 

Così Greco. “Tutto come da copione. Lo avevamo ampiamente anticipato: l’Emodinamica di Isernia non sarà potenziata. Anzi, le recenti dichiarazioni del commissario Marco Bonamico certificano che rispetto alla bozza del Pos non è cambiato nulla, e il presidio salvavita del capoluogo pentro non sarà quindi attivo h24, ma sarà accorpato a quello del ‘Cardarelli’ di Campobasso.
Si scrive accorpamento, ma si legge chiusura. Benché qualcuno voglia far credere il contrario. Questa è la verità: la scelta di sacrificare il reparto di Emodinamica del ‘Veneziale’ non è altro che il preludio al suo definitivo smantellamento. Un disegno chiaro ormai da anni che abbiamo sempre contrastato, ma che prende inesorabilmente forma di fronte alla volontà di continuare a smontare pezzo dopo pezzo il sistema sanitario pubblico.

Il presidente della Giunta, Francesco Roberti, e l’assessore delegato ai rapporti con la struttura commissariale, Michele Iorio, si sono affannati a prendere le difese della comunità di Isernia alla pubblicazione della bozza del Pos: ora che il documento è stato licenziato, stando alle dichiarazioni dello stesso commissario, cadono tutte le maschere. A tal proposito, l’assessore Iorio aveva annunciato le sue dimissioni, in caso di accorpamento. Per coerenza politica, a questo punto attendiamo che vengano ratificate.
Non si possono tenere due piedi in una scarpa: è arrivato il momento di dimostrare che si è pronti davvero a tutto per tutelare un intero territorio come quello della provincia di Isernia.

Voglio ricordare infatti che tenere aperta h12 l’Emodinamica di Isernia, quindi avviarsi alla sua definitiva chiusura, vuol dire mettere a repentaglio la vita di migliaia di cittadini, in particolare dei comuni più periferici a ridosso dell’Abruzzo.

I conti non tornano, perché di fatto viene depotenziato l’unico presidio da tutelare. Nascondendosi dietro carenza di personale, si lascia scoperta la provincia di Isernia, mentre in quella di Campobasso permangono tre emodinamiche, di cui due pubbliche e una privata. Ciò nonostante i numeri dicono che il ‘Veneziale’ in proporzione possa gestire gli stessi accessi del ‘Cardarelli’ e del ‘San Timoteo’ messi insieme.

Non ci vuole un genio per capire – prosegue il portavoce M5S – che la scelta è tutta politica. Dopotutto siamo alla vigilia delle amministrative. E verrebbe da chiedersi: sarebbe successo lo stesso se si votava anche a Isernia?
In definitiva, sarei curioso di sapere cosa ne pensano i consiglieri regionali di quel territorio. Di fronte a questa assurdità, come faranno i vari Di Lucente, Di Baggio e Passarelli a non prendere una posizione netta?

È inutile scaricare le responsabilità su commissari e tavoli tecnici ministeriali: il disegno è chiaro e questa per il centrodestra è una sonora sconfitta politica di fronte alla necessità di tutelare il diritto alla salute”.

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