Termoli

Gigafactory, delimitati terreni ACC e ruspe in azione. Ad aprile chiude reparto cambi, demolizione entro il 2024

I lavori preliminari nei terreni limitrofi allo stabilimento Stellantis, a Rivolta del Re, sono iniziati: aree di cantiere transennate e via allo sbancamento. In primavera parte la costruzione del nuovo impianto con la demolizione del capannone attualmente riservato ai cambi entro il 2024. Intanto nuovo incontro tra Regione, sindacati e vertici aziendali dal ministro Urso del Mimit il prossimo 14 marzo.

I terreni transennati nell’area limitrofa all’attuale stabilimento Stellantis, nel Nucleo Industriale di Termoli, si vedono dall’alto e da molto lontano. Impossibile riuscire a cogliere i dettagli delle ruspe, che pure sono entrate nel cantiere ACC, dove di fatto sono iniziati i lavori preliminari e preparatori per la realizzazione della Gigafactory, la prima fabbrica di batterie elettriche italiana del gruppo.

Gigafactory terreni

Automotive Cells Company (Acc), la joint venture tra Stellantis, Mercedes-Benz e TotalEnergies incaricata di realizzare tre gigafactory in Europa, ha appena chiuso una raccolta di debito da 4,4 miliardi di euro finalizzata ad ampliare i finanziamenti per ricerca e sviluppo e per la costruzione delle tre gigafactory per la produzione di celle agli ioni di litio in Francia, Germania e Italia. Acc ha già inaugurato la sua prima gigafactory in Francia, a Billy-Berclau Douvrin, e sta portando avanti i progetti per quelle in Germania e in Italia, dove il polo produttivo sorgerà dal 2026 nell’attuale stabilimento Stellantis di Termoli.

La costruzione dell’impianto dovrebbe partire dopo aprile, quando sarà dismesso – come confermano dipendenti e sindacati – il reparto cambi. “Non significa che dall’oggi al domani i cambi saranno smantellati, ma comunque è la fase preliminare della realizzazione dei capannoni per la produzione dei motori endotermici” confermano i sindacati, precisando che “è troppo presto per avere una data ufficiale di chiusura”. Se ne dovrebbe sapere di più dopo il 14 marzo, quando è previsto un nuovo tavolo ministeriale a Roma (al Mimit) fra il ministro Urso, la Regione, i vertici aziendali e le organizzazioni sindacali.

roberti mimit stellantis

La ditta di movimento terra – peraltro insediata sempre nel perimetro del Cosib – che sta effettuando lo sbancamento dei vasti terreni incolti tra Stellantis e la sede centrale del Consorzio, in un vasto appezzamento recintato da sempre, ha iniziato il lavoro a pochi giorni dall’ultima (e decisiva) autorizzazione: quella rilasciata nel Consiglio direttivo Cosib presieduto da Pierdonato Silvestri il 14 febbraio, al termine della conferenza di servizi decisoria. La richiesta di permesso a costruire era stata presentata nell’ottobre 2023 da ACC Italia Srl, nella persona del legale rappresentante Vincent Yann Pierre Georges.

Gigafactory terreni

Entro l’anno dunque demolizione dei capannoni da dismettere e riconvertire, previa nuova costruzione e secondo il progetto, in polo produttivo al servizio della Gigafactory. I lavori termineranno nel 2026. La joint venture ha ribadito la necessità di almeno 1.800 dipendenti, parte dei quali con elevate qualifiche e da reperire altrove. Attualmente sono 2.080 gli addetti.

 

 

 

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