Sanità

Analisi in farmacia, Giancarlo Totaro: “Un risparmio per l’Asrem, senza modificare la qualità dei laboratori”

Giancarlo Totaro interviene in merito alla possibilità di fare gli esami del sangue in farmacia, una novità su cui il Governo e il Ministero della Salute stanno lavorando. “Sarebbe una vera rivoluzione, anche con la ricetta medica con le medesime tariffe e la stessa qualità dei laboratori analisi – afferma Totaro in una nota – Se si potranno fare in farmacia allora è meglio ripensare il sistema dei laboratori analisi attualmente esistenti in Molise, dove con una popolazione al di sotto dei 300 mila abitanti può bastare un solo laboratorio regionale centralizzato per gli esami che non faranno le farmacie, con una organizzazione ottimale dei centri prelievi territoriali delle case della salute e del Distretto Sanitario di Base.
Se – continua – tutte le farmacie potranno fare gli esami anche con la ricetta del SSN dei medici perché continuare a tenere a aperti con le attuali modalità i 3 attuali Laboratori degli ospedali di Termoli, Isernia e Campobasso? Si potranno lasciare aperti i Laboratori di Termoli e Isernia limitando l’esecuzione degli esami necessari alle sole necessità/urgenze ospedaliere interne risparmiando soldi e personale. Un decreto legge riforma la assistenza territoriale e dovrebbe negli intenti facilitare l’accesso ai servizi ed evitare anche le file. Quindi  dovrebbe liberare i laboratori analisi dalla numerosa routine degli esterni territoriale, pertanto se ciò avvenisse necessariamente si dovranno riorganizzare i laboratori ospedalieri attualmente esistenti. Quindi esami che non si fanno in farmacie si potrebbero portare tutti a Campobasso, mentre dovrebbero essere preservati gli esami per le urgenze e i ricoverati interni.
L’Asrem potrebbe risparmiare un sacco di soldi se si portassero/trasportassero i residui prelievi di sangue per esami non eseguibili dalle farmacie direttamente a Campobasso, così come avviene già oggi per particolari esami tutti i giorni dall’ospedale di Termoli a Campobasso, compresi i campioni provenienti dai centri prelievi territoriali attualmente in servizio (Santa Croce di Magliano, Larino, Castelmauro, Montenero) anch’essi trasportati direttamente al Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Campobasso. Accorpare significa in questo caso anche influire positivamente sui bilanci della Asrem senza influire minimamente sulla qualità dei risultati. Un laboratorio Hub sarebbe in grado di elaborare in routine i campioni territoriali residuali non eseguibili nelle farmacie mentre quelli Spoke potranno garantire l’assistenza per le esigenze ospedaliere in una regione con poco più di 280 mila abitanti.
Quindi gli esami fatti in farmacia sarebbero un grande beneficio di comodità per i pazienti ed un modo per fare una riorganizzazione dei laboratori periferici ospedalieri che potrebbero dedicarsi esclusivamente ai pazienti ricoverati e l’ospedale di Campobasso per le esecuzioni di tutti gli esami non eseguibili in farmacie. Si otterrebbe un territorio funzionale, una grossa comodità per i cittadini ed un grosso risparmio di soldi e personale per l’Asrem”.
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