La protesta pacifica

Surfisti di Abruzzo e Molise uniti contro i frangiflutti: “Salviamo l’Onda”

Nel suggestivo angolo di Vignola, a Vasto, settanta surfisti di Abruzzo e Molise per il flash mob “Save the Grotta” contro la decisione di barriere frangiflutti

La paura dei surfisti è che le barriere frangiflutti incrementino l’erosione a sud, compromettendo il paradiso naturale dove si pratica surf. Ecco perché oggi è andata in scena una scenografica protesta a Vignola, sulla spiaggia di Vasto, dove l’arenile è arretrato e sta creando alcuni problemi alle strutture turistiche, tanto che il servizio opere marittime della Regione Abruzzo ha assegnato 3,5 milioni al Comune di Vasto per opere a difesa della costa.

FOTO GENTILMENTE CONCESSE DA CHIAROQUOTIDIANO.IT

I surfisti però non ci stanno e questa mattina, 3 febbraio, circa 70 appassionati di sport acquatico si sono dati appuntamento a Vignola per il flash mob in mare ‘Save the Grotta-Salviamo l’onda’. Diversi anche quelli che sono arrivati dal Molise, dove la zona per eccellenza deputata al surf è la baia di RioVivo.

Una protesta pacifica organizzata dal comitato “Litorale Vivo” di Vasto durante la quale i surfisti hanno portato le loro tavole per far sentire la loro voce contro la decisione dell’amministrazione comunale relativa alla costruzione di scogliere frangiflutti sommerse nell’acqua antistante il litorale di Vignola “per preservare l’ambiente marino”.

Come racconta Chiaroquotidiano, il presidente del comitato “Litorale Vivo” Antonio Mercorio ha sottolineato l’assenza di ascolto da parte dell’amministrazione comunale rispetto alle precedenti richieste di confronto su alternative esistenti. Mercorio ha espresso il desiderio di mantenere intatta un’area amata non solo dai surfisti ma anche dai turisti e ha sottolineato la mancanza di volontà dell’amministrazione di esaminare soluzioni che preservino la bellezza naturale dell’area.

Surfisti di tutte le età, tra i quali gli appassionati arrivati dal Molise, hanno dunque affrontato le acque raggiungendo il trabocco più vicino. Un gesto simbolico per un movimento deciso a lottare contro i frangiflutti allo scopo di salvare l’onda e il loro ‘paradiso’ sportivo.

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