La decisione

A Campobasso arriva la tassa di soggiorno: “Finanzierà interventi sul turismo”

Si pagherà un euro a pernottamento in strutture ricettive sul territorio comunale per un massimo di cinque notti. Il Consiglio approva a larga maggioranza (18 favorevoli, un solo voto contrario).

Anche a Campobasso si pagherà la tassa di soggiorno. Una imposta poco più che simbolica, visto che si parla di un euro per ogni notte che da non residenti si dorme nel capoluogo (per un massimo di cinque notti, ndr). Applicato dunque l’articolo 4 del decreto legislativo 23 del 2011 per l’istituzione dell’imposta di soggiorno nelle strutture ricettive il cui gettito sarà reinvestito per interventi su materia di turismo, manutenzione e fruizione oltre che per il recupero di beni, spiegano dalla maggioranza a cinque stelle.

Bisogna dire che il provvedimento, supportato da un regolamento ad hoc, è stato votato in maniera favorevole sia dalla maggioranza che da una parte delle opposizioni, con un solo voto contrario (Alberto Tramontano della Lega) e quattro astensioni (Venditti, Annuario, Fasolino e Passarelli) nel corso del Consiglio comunale del 20 dicembre.

Fondamentale il pernottamento nelle strutture ricettive sul territorio comunale. Si parla di alberghi, alberghi diffusi, residenze turistico-alberghiere, campeggi, villaggi turistici, case per ferie, ostelli, affittacamere, case e appartamenti per vacanze, appartamenti ammobiliati per uso turistico, bed & breakfast, agriturismi, strutture di turismo rurale, immobili destinati alla locazione breve. Il turista pagherà l’imposta direttamente al gestore il quale verserà la stessa poi al Comune.

Ci sono stati dei distinguo nel corso della seduta. Come quello del consigliere di Forza Italia Venditti: “Seppure sia nel settore da anni, non sono stato affatto coinvolto, potevo dare una mano anche in modo gratuito. Si è preferito non farlo, per me è sbagliato il metodo dell’applicazione della tassa”. Lo stesso capogruppo della Sinistra Battista spiega che “si tratta di un modo per fare cassa”.

Per il capogruppo di Fratelli d’Italia Annuario andavano coinvolti prima gli attori principali, ovvero i gestori delle attività ricettive, mentre Esposito (capogruppo di Forza Italia) dopo aver sollevato dubbi poi fugati dall’assessore Panichella ha votato in maniera favorevole. Così come il Partito Democratico, favorevole con Trivisonno e Chierchia (Ramundo e Battista sono usciti dall’aula al momento della votazione).

Ecco le categorie esentate dal pagamento dell’imposta di soggiorno: minori fino a 14 anni e gli over 75, persone che devono effettuare terapie in strutture sanitarie sul territorio comunale e un eventuale accompagnatore, chi assiste i degenti ricoverati presso strutture sanitarie nel territorio comunale per un massimo di due persone per paziente, le guide e gli accompagnatori turistici che prestano attività di assistenza a gruppi organizzati, gli autisti di autobus dei gruppi organizzati, le persone con disabilità riconosciuta da apposita certificazione e relativo accompagnatore, i soggetti che alloggiano in strutture ricettive a seguito di provvedimenti adottati da autorità pubbliche per fronteggiare situazioni di emergenza conseguenti a eventi calamitosi o di natura straordinaria e per finalità di soccorso umanitario.

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