Essere stato a capo della segreteria tecnica del ministero della Salute del governo Draghi mentre il mondo affrontava il dramma del Covid ha forgiato ulteriormente la tempra di un servitore dello Stato che sempre, nella sua attività pubblica, ha guardato al bene collettivo.
Antonio Gaudioso è schivo e affabile allo stesso tempo. Doti di natura affinate sul campo. Nel momento in cui diventa Segretario Generale di Cittadinanza Attiva ha la responsabilità del coordinamento di circa 35.000 aderenti dell’associazione, di 400 sedi territoriali, oltre 200 delle quali ubicate negli ospedali e nelle strutture del Servizio Sanitario Nazionale e di 65 dipendenti diretti presso la sede nazionale. Nella sua gestione ha mobilitato e raccolto oltre 40 milioni di euro. Ha seguito lo sviluppo e la crescita del Tribunale per i diritti del malato. In Colombia ha collaborato con l’agenzia delle Nazioni Unite per Io sviluppo umano per la promozione della tutela dei diritti dei cittadini nel campo della salute e dei diritti dei consumatori.
Una vita sul campo, sempre dalla parte dei diritti delle persone. Ascoltarlo al Fuori Fiera sarà davvero stimolante, per comprendere come il tema del cibo e della salute siano indissolubilmente collegati. Per verificare come lo Stato possa diventare il promotore di una vera rivoluzione nel settore dell’alimentazione, producendo allo stesso tempo un vantaggio in termini di abbattimento delle malattie e conseguentemente di minori spese per il sistema sanitario nazionale.
La voce di Gaudioso al Fuori Fiera renderà la riflessione sul futuro del sistema agroalimentare legato al valore della salute ulteriormente interessante.
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