Danni dopo le piogge alluvionali

Vigneti colpiti da peronospora e danni all’agricoltura, Regione chiederà la calamità

La Giunta regionale del Molise, con delibera numero 283 del 22 settembre in corso di pubblicazione, ha approvato di chiedere al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Lollobrigida) la calamità per il “carattere di eccezionalità delle piogge alluvionali e persistenti che si sono verificate dal primo maggio al 24 giugno 2023”. Piogge che hanno causati danni importanti a coltivazioni, e particolarmete ai vigneti, oltre che alle infrastrutture connesse all’attività agricola.

La delibera della Giunta Roberti stabilisce la eccezionalità degli eventi atmosferici con quantificazione del danno stimata in un milione e 127mila euro per “eventi giudicati assimilabili alle calamità naturali, visti i danni subiti dalle infrastrutture connesse all’attività agricola nei comuni di Acquaviva Collecroce, Civitacampomarano e Portocannone”. Sono già calcolati danni per 1 milione e 127mila euro, ma è previsione in difetto visto che bisogna ancora aggiungere i danni subiti dalle attività agricole di Trivento, Bonefro, Sant’Elia a Pianisi e Ripalimosani

La delibera fa il punto sul quantitativo di pioggia caduta: “I dati pluviometrici rilevati dal Servizio regionale di Protezione civile evidenziano che, nel bimestre maggio-giugno 2023, le precipitazioni cumulate sono state superiori alla media su tutto il territorio regionale e, in 15 stazioni su 20, lo scarto dal valore medio ha quasi raggiunto o superato il 100%, da un minimo del 98% (Isernia e Monteroduni) ad un massimo del 205% (Guardialfiera). Le punte di maggiore intensità di precipitazione nel mese di maggio sono state registrate nella giornata del 15 (53 e 58 mm, rispettivamente, nelle stazioni di Campitello Matese e Termoli); nel mese di giugno le punte di maggiore intensità sono state rilevate nelle giornate del 6 (48 mm, stazione di Capracotta) e del 13 (49 mm, stazione di Castelmauro)”.

Se accolto, il riconoscimento della declaratoria dell’eccezionalità degli eventi atmosferici consentirebbe alla Regione di ottenere finanziamenti per i ristori alle ditte danneggiate dal maltempo. L’assessore all’Agricoltura e al Turismo salvatore Micone ha riferito, durante un incontro in un’azienda vinicola del Molise, che il danno causato dalla peronspora è particolarmente importante.

Salvatore Micone

“In Molise abbiamo una compromissione dei vigneti causata dal fungo della peronospora tra le più alte d’Italia, con zone dove la produzione di vino quest’anno registra un calo fino al 60%.  Dal mio insediamento, un mese fa circa – ha spiegato Micone  –  la struttura è stata investita da richieste legate al danno rappresentato dalla peronospora. In basso Molise – ha proseguito Micone – territorio tradizionalmente votato alla coltivazione delle uve, la situazione è seria”.

Secondo il report Assoenologi – Ismea – Unione italiana vini (Uiv) sulle previsioni vendemmiali 2023, nel 2022 in Molise la produzione è stata di 234mila ettolitri, quella prevista quest’anno si attesta a 129mila ettolitri. Perché le abbondanti piogge che hanno caratterizzato la primavera 2023  hanno favorito il proliferare di attacchi fungini. Il maltempo ha impedito di intervenire per arginare la diffusione del fungo sia per le difficoltà ad entrare nelle vigne con i mezzi idonei sia per la scarsa efficacia che i prodotti avrebbero avuto, lavati via in fretta dalle piogge intense visto che il maltempo è durato quasi due mesi.

 

 

leggi anche
Peronospora fungo vitigni vino
Grido d'allarme
2023 disastroso per il vino molisano: “Non saremo in grado di affrontare il prossimo anno”
commenta