Pallavolo, serie b

La Spike Devils conferma il palleggiatore Del Fra: “Non potevo non restare”

Il palleggiatore è anche uno studente dell’Unimol: "Il gruppo avrà un valore fondante nel nostro percorso. Il mio obiettivo? Proseguire nel mio percorso di crescita".

A Campobasso ha dimostrato di trovarsi alla perfezione, palesandosi come uno dei riferimenti del gruppo rossoblù, anche al di fuori dell’impianto. Nel capoluogo di regione, tra l’altro, sta proseguendo il suo percorso di formazione accademica personale, da studente dell’Università del Molise. Non poteva perciò che proseguire all’ombra del castello Monforte il percorso pallavolistico di Antonio Del Fra, il ventiquattrenne palleggiatore vastese che, con Michael Zanni, andrà a definire il reparto dei registi a disposizione del tecnico Mariano Maniscalco.

Due alzatori giovani e di grande fisicità, specchio assoluto dell’attuale modo di intendere la pallavolo. “Non potevo non restare a Campobasso, dove – spiega il diretto interessato – già nella passata stagione mi sono trovato davvero bene. C’è da raggiungere un obiettivo che, come nello scorso torneo, credo sia quello dei playoff puntando a fare se possibile anche di più”.

“Già nell’ultimo campionato – riconosce – abbiamo dato vita ad un gruppo molto coeso che spesso si trovava anche fuori dalla palestra. Personalmente, poi, il fatto di studiare all’Unimol mi fa sentire ancor più campobassano”.

Una peculiarità dell’ultimo torneo, la cui onda lunga Del Fra auspica si riverberi sul campionato che sarà, è quella del sostegno dei tifosi rossoblù. “Il pubblico – ammette – è fondamentale e anche nella stagione in arrivo sarà decisivo. Mi auguro un’affluenza rilevante, perché potranno essere la nostra arma in più in occasione delle gare interne”.

Del resto, in un torneo particolarmente lungo come la serie B, ogni dettaglio assume un valore cospicuo. “La regular season è un momento sostanziale, i playoff hanno un significato ancor più profondo, ma è così in ogni raggruppamento, perché in serie B nessuna gara è scontata ed occorre sempre dare il massimo dell’impegno e tenere alta l’attenzione”.

“Senz’altro – prosegue Del Fra – ogni raggruppamento ha delle caratteristiche ben precise. In quello sardo-laziale in cui siamo stati c’erano quattro-cinque squadre di livello, ma anche le altre, con organici da tempo insieme, potevano crearti più di una difficoltà. Nei raggruppamenti settentrionali, invece, la forbice tra chi punta al vertice e chi deve salvarsi, in diverse circostanze, è più ampia”.

“Mi auguro – sintetizza – di riuscire a crescere ulteriormente sia a livello personale, che come livello di gioco ed anche nelle scelte perché non si finisce mai di imparare. Inoltre, auspico che si instauri un bel rapporto tra tutti noi della squadra”.

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