Disagi che vanno avanti da 5 anni, e per la precisione dal sisma che ha coinvolto il basso Molise nel 2018, quando il ponte dello Sceriffo è stato interdetto al trasporto pubblico degli autobus di linea e ai mezzi pesanti. Da allora pendolari, studenti, lavoratori della Sevel e della Fiat e tutte le categorie che per gli spostamenti usufruiscono di autobus sono costretti a tempi di percorrenza dilatati: l’unica alternativa è rappresentata dalla provinciale 78 che versa in pessime condizioni a causa di alcune frane e asfalto dissestato.
Il malcontento è arrivato a livelli di esasperazione, visto che i lavori di consolidamento dopo una fase iniziale di verifiche tecniche non sono mai iniziati. Ieri alcuni cittadini di Palata e dei centri limitrofi hanno dato vita a una protesta con bandiere e striscioni per chiedere l’interssamento delle Istituzioni. Il ‘comitato spontaneo cittadini liberi e attivi di Palata’, nel quale c’è anche Italo Di Sabato (ex consigliere regionale, attivista e cittadino di Palata) invoca una conferenza di servizi chiedendo al comune di Palata, alla Regione e alla provincia i Campobasso di convocare al più presto un confronto tecnico per affrontare e risolvere la questione, che danneggia anche alcune aziende presenti in zona i cui camion e mezzi pesanti sono obbligati a un lungo percorso alternativo per trasportare materiali e merce.
Lo svincolo sulla Statale 647 Bifernina tra Larino e Palata è interdetto a bus, camion, tir, e queta situazione va avanti da 5 anni, da quando la bretella strategica di collegamento tra la Bifernina e il versante frentano è stata interdetta al traffico pesante. La questione è da anni al centro di interrogazioni anche in Consiglio regionale e diffide. Finora tutto inutile.
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