Il molise che boccheggia

Caldo, 37 gradi a Campobasso che è seconda in Italia per morti a causa delle ondate di calore

Già il 2022 è stato un “anno nero” per le ondate di calore, come sottolinea il dossier del Ministero della Salute pubblicato a novembre 2022 che ha evidenziato come nel mese di luglio la mortalità sia aumentata mediamente del 29% toccando il picco del 36% nella seconda metà del mese. Tra le città maggiormente colpite Torino con un eccesso di mortalità pari al +70%, a cui segue Campobasso (+69%)

“Non è improbabile anche per Campobasso, nei prossimi giorni, raggiungere i 36-37 gradi con nottate tropicali (over 20 gradi)”. Il meteorologo molisano, Gianfranco Spensieri, lo avevo detto e scritto anche sulle pagine social, qualche giorno fa. Detto, fatto. Oggi a Campobasso, i termometri esterni di farmacie ed attività commerciali, alle 14.30 segnavano fra i 37 e i 38 gradi.

Caldo anomalo, per la città capoluogo che sta a 700 metri sul livello del mare ma che – come il resto d’Italia – si ritrova a fare i conti con i cambiamenti climatici che hanno stravolto (e continuano a farlo) stagioni, temperature, natura e finanche le abitudini dell’uomo.

Intanto gli ultimi dati dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, a Campobasso riservano il secondo posto in Italia, per l’aumento in percentuale di decessi causati proprio dalle ondate di calore.

Già il 2022 è stato un “anno nero” per le ondate di calore, come sottolinea il dossier del Ministero della Salute pubblicato a novembre 2022 che ha evidenziato come nel mese di luglio la mortalità sia aumentata mediamente del 29% toccando il picco del 36% nella seconda metà del mese. Tra le città maggiormente colpite Torino con un eccesso di mortalità pari al +70%, a cui segue Campobasso (+69%), Bari (+60%) e Bolzano (+59%).

Solo nel 2022 sono stati oltre 2.300 i decessi in Italia dovuti alle ondate di calore, secondo le analisi di Ministero della Salute e Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, in crescita rispetto ai 1.472 del 2021 e ai 685 del 2020.

Preoccupante anche il bilancio degli ultimi 13 anni: dal 2010 ad oggi sono 231 casi di esondazioni fluviali, ben il 13,3% di tutti gli eventi estremi registrati sulla piattaforma. Le regioni che hanno visto un maggior numero di esondazioni sono Emilia-Romagna (39 eventi), Lombardia (38), Sicilia (24), Piemonte (18), Liguria (17). Gli eventi di siccità, invece, che hanno colpito fiumi e laghi dal 2010 sono stati 49, che sul totale di casi di danni da siccità prolungata (79 eventi) sono pari al 62%. Le regioni con più casi: Lombardia (17), Piemonte (7), Veneto e Emilia-Romagna (5 ciascuna).

Infine, ancora Gianfranco Spensieri scrive: “L’evoluzione delle temperature i modelli matematici le avevano previste da almeno 13 giorni. L’ondata di caldo sarà ntensa ed anche decisamente duratura. Il caldo, inizialmente atteso torrido, potrebbe diventare afoso soprattutto a partire da giovedì”.

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