Gigafactory

Le ultime novità d’Oltralpe. Lo stabilimento di Stellantis di Termoli sarà il terzo in Europa

La notizia è quella per cui, in Francia, è stata inaugurata la prima ‘gigafactory’ per le batterie di ‘Stellantis’, una sigla sotto cui si raggruppa una ‘joint venture’ con la Mercedes-Benz e con Total Energies al fine di costituire un nuovo colosso nel settore delle auto elettriche. L’impianto di Oltralpe ha un’estensione di 60.000 mq, con una prima linea di produzione capace di oltre 13 GWh, programmata per raggiungere, nel 2030, i 40 con la creazione – in breve – di quasi 2.000 posti di lavoro.

All’inaugurazione era presente anche John Elkann ed il CEO Carlos Tavares di ‘Stellantis’ che, insieme, hanno dato vita – secondo le cronache – ad un ampio ed approfondito confronto sull’impegno dell’Azienda riferibile ai progetti di investimento e di produzione previsti in Italia. “Dobbiamo invertire da subito la tendenza negativa, aumentando produzione, ricerca ed innovazione sui nuovi modelli”. In effetti un secondo stabilimento aprirà in Germania mentre il terzo sarà italiano e sarà collocato in Termoli, per un investimento complessivo di 7,3 miliardi di euro, di cui circa 1,3 di investimenti pubblici. L’iniziativa fu lanciata sin dal 2020, e confermata oggi, con lo scopo di produrre cellule e moduli per lo stoccaggio di energia, di seguito assemblati per costruire le batterie per auto.

“Dobbiamo invertire la tendenza negativa, che perdura da anni – dicono le organizzazioni sindacali molisane – facendo lievitare produzione, ricerca ed innovazione. Il settore automotive è fondamentale per il nostro Paese e per la competitività del suo sistema industriale”.

‘Stellantis’ è una ‘holding’ multinazionale olandese, produttrice di autoveicoli, nata dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e PSA. Controlla 14 marchi automobilistici: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram Trucks e Vauxhall. “L’avvio della produzione di batterie, nello stesso sito in cui Stellantis ha prodotto – e produce ancora – motori a combustione interna, è un simbolo forte”, ha precisato Tavares. “Mostra come anticipazione e dialogo costruttivo con i nostri ‘stakeholder’ – sindacati, dipendenti, grandi industriali, eletti locali e regionali, lo Stato – possono contribuire a costruire un futuro per i nostri dipendenti in un contesto di grandi cambiamenti nel nostro settore. La dinamica dell’ACC consentirà di equipaggiare i veicoli elettrici Stellantis con batterie ad alta tecnologia, al servizio della mobilità pulita, sicura ed alla portata di tutti”, ha concluso Tavares.

Le Agenzie confermano che, durante il suo intervento, il ministro francese ha sottolineato l’importanza della realizzazione ed ha ribadito l’assoluta necessità di una politica industriale assertiva e pragmatica fondata sul principio della neutralità tecnologica. “Su Euro 7, Italia e Francia hanno dato insieme un forte altolà alla Commissione”, ha dichiarato alle Agenzie il ministro Urso.

“Questo stabilimento – ha aggiunto Urso – dimostra il valore dei programmi di interesse comune europei, come IPCEI batterie 1, che vede la partecipazione di 7 Paesi membri e 5 imprese italiane a cui seguirà a breve un secondo programma, pari logo, con la partecipazione di 12 Paesi membri e 10 aziende italiane”. Il ministro ha sottolineato l’assoluta necessità che la Commissione europea ci proponga un quadro chiaro di semplificazioni procedurali e significative risorse comuni per raggiungere davvero la autonomia strategica nel campo delle materie prime critiche che servono alla realizzazione delle batterie elettriche per non passare dalla dipendenza dalla Russia nel carbon fossile alla dipendenza dalla Cina sulle materie prime critiche necessarie alla tecnologia ‘green’ e digitale.

“Mi aspetto – ha commentato – una grande politica assertiva da parte dell’Ue che ci indichi come estrarre le materie prime che ci servono e come, e dove, lavorarle in poco tempo”. Infine Urso ha ribadito che l’Europa deve muoversi insieme e cooperare con gli USA, sottolineando che nella sua missione a Washington solleciterà l’amministrazione americana a garantire pari condizioni di accesso all’IRA alle imprese europee che vogliano accedere al mercato americano dell’automotive. “Non possiamo riproporre lo scontro che si verificò 25 anni fa durante la guerra commerciale su Boeing ed Airbus. Non possiamo dividere l’Occidente a fronte della guerra della Russia in Ucraina. Dobbiamo dare insieme la risposta alla sfida sistemica della Cina”. Su questi temi Urso si è inoltre confrontato con Le Maire e Wissing, anche al fine di esprimere comuni posizioni negli incontri che avrà giovedì e venerdì a Washington.

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