Termoli

In bicicletta nel parco per togliere i rifiuti. La missione di Francesco, 72 anni: “Città pulita e mentalità diversa, non siamo secondi a nessuno”

Capostazione in pensione, Francesco Di Giovine vive a Termoli da un anno e nel tempo libero pulisce il parco comunale. In questa intervista racconta perchè lo fa, indica le differenze di mentalità tra due cittadine a vocazione turistica (Desenzano del Garda e Termoli) e spiega: "Mi fa stare bene mettermi a disposizione, ma vorrei che cittadini e amministratori fossero più sensibili. Un parco pulito è interesse di tutti, e in fondo è una questione di cultura".

Ai frequentatori abituali del parco di Termoli non sarà sfuggita la presenza, da un po’ di tempo a questa parte, di un signore in bicicletta che con pinze e guanti raccoglie cartacce, bottiglie e rifiuti di ogni tipo incrociati lungo il percorso su due ruote e se li porta via, per smaltirli in maniera corretta. Non è un operatore del Comune, né un volontario di qualche associazione ambientalista. E’ un ‘semplice cittadino’ che si definisce un grande amante del polmone vede della cittadina molisana dove vive da circa un anno. Francesco Di Giovine infatti è tornato in Molise dopo oltre vent’anni passati a Desenzano del Garda, comune a vocazione turistica di 29mila abitanti in provincia di Brescia, sulla riva del lago. “Una cittadina gradevole, che propone eventi per i tantissimi visitatori che arrivano soprattutto da Francia e Svizzera, dove sia la popolazione sia le istituzioni pubbliche sono molto attente alla cura dell’ambiente e al rispetto del verde e degli animali. Termoli non ha nulla da invidiare a un posto del genere, ma il comportamento che si riserva ai tesori della città come il parco è radicalmente diverso” racconta Francesco, 72 anni, che accarezza il sogno che il parco possa essere finalmente pulito e che ci sia rispetto per fauna e flora.

 

Francesco Di Giovine, prima di tutto cosa ci fa lei a Termoli?

“Ho deciso di trasferirmi qui, dove ho anche un figlio, perché ogni volta che venivo qui in Molise, a Termoli, percepivo un senso di benessere, un’aria diversa, più pulita. A Desenzano la sera mi sembrava di non respirare bene quindi ho venduto il mio appartamento e ne ho comprato uno a Termoli. Vivo qui da gennaio 2022”.

È una città che le piace?

“Moltissimo, ma ci sono troppi problemi legati alla sporcizia e soprattutto alla mentalità. Termoli potrebbe essere molto più pulita e invece è piena di cartacce, bottiglie ovunque, escrementi di cani dappertutto. Io abito vicino al parco comunale che è un giardino splendido ma maltrattato. E così mi sono armato degli strumenti adatti e mi sono messo a disposizione. E’ il senso civico che mi muove, perchè credo che il turismo, che si porta dietro l’economia con un beneficio collettivo, sia una questione che appartiene a chi vive in un posto, che non deve calare dall’alto”.

In sostanza lei, nel suo tempo libero, pulisce il parco comunale proprio come accaduto oggi (domenica)?

“Mi muovo in bicicletta perchè da quando nel 2008 ho perso mia moglie in un incidente stradale (peraltro accaduto proprio a Termoli, ndr), non guido più. Con apposite pinze tolgo tutti i rifiuti che incontro sulla strada cercando di fare una pulizia quanto più minuziosa possibile. Peccato che ogni volta che finisco debba ricominciare da capo perchè le persone sembra non vogliano proprio capire quanto sarebbe importante, e conveniente, avere un parco più bello e curato. E lo stesso vale per gli amministratori, ci vorrebbe una maggiore attenzione”.

È tanto che fa questo tipo di attività che possiamo definire di volontariato?

“Da un anno, da quando mi sono trasferito qui. Mi piace mettermi a disposizione, d’altronde. Succedeva anche quando ero a Desenzano del Garda, anche se lì facevano di tutto per rendermi le cose facili. Pensi che io suono la zampogna e a Natale il Comune mi metteva a disposizione un’auto con autista per farmi suonare ‘Tu scendi dalle stelle’ nelle scuole elementari e materne della zona”.

In quali rifiuti si imbatte più di frequente?

“Soprattutto cicche di sigarette, pacchetti vuoti di sigarette e plastica delle sigarette. Oggi ho trovato anche una siringa con l’ago vicino la seconda fontana, a poca distanza dai giochi per i bambini. Non è la prima volta che mi accade. Ci sono preservativi, che vengono utilizzati da chi non ha neanche la dignità di portarli via o almeno di non lasciarli sull’erba, e soprattutto bottiglie di vetro della birra e cartacce”.

Francesco di giovine

 

La fa arrabbiare questa condizione del parco di Termoli?

“Più che arrabbiare mi ferisce. Mi dispiace moltissimo vedere questa indifferenza verso questo giardino bellissimo, perché Termoli non è seconda a nessuno e potrebbe essere un posto molto più attrattivo per i suoi stessi cittadini come per i turisti. Desenzano del Garda, dove ho abitato per due decenni, è talmente pulita che sulle strade e sulle aiuole ci si potrebbe mangiare. Qui invece è tutto troppo trascurato. Ma perchè? Non siamo secondi a nessuno, Termoli potrebbe essere meglio di Desenzano, mentre sembra che ci sia una rassegnazione generale al malcostume”.

Per esempio? Lo chiedo a lei che ormai conosce alla perfezione le abitudini di chi frequenta questo posto

“Per esempio l’ordinanza che riguarda la gestione dei cani viene violata sistematicamente. Nel parco i cani vengono liberati al di fuori della loro area, che pure esiste, e vagano lasciando escrementi dovunque. L’acqua del laghetto è di colore verdastro, le tartarughe vivono in stato di abbandono e mi chiedo come sia possibile che non c’è un responsabile. Quando parliamo di rispetto degli animali forse pensiamo solo ai cani, ma anche le tartarughe e le papere sono animali e andrebbero rispettati”.

Il suo è un piccolo ma grande esempio, signor Francesco, fatto di azioni concrete. 

“Mi fa stare bene poter dare una mano, metterci del mio prima di ogni altra cosa. Penso poi che tutti i rifiuti in fondo in fondo vanno a finire nel fiume e quindi nel mare e queste forme di inquinamento, che sembrano trascurabili, concorrono a danneggiare l’ambiente che è la nostra risorsa. Semplicemente vorrei vedere Termoli pulita e rispettosa della natura e degli animali”.

Quando incontra i cittadini cosa le dicono?

“Con alcuni mi fermo a parlare, racconto quello che faccio e vengo incoraggiato. Ad altri sono completamente indifferente. Sicuramente c’è anche qualcuno che rema contro questo tipo di iniziative. Per esempio avevo affisso nella bacheca del parco comunale un piccolo messaggio invitando a rispettare il parco ma purtroppo è stato strappato”.

E per potenziare la sua azione civica cosa vuole fare? Ha qualche iniziativa in programma?

“Sto scrivendo una lettera destinata al sindaco e all’assessore comunale all’ambiente perché vorrei sottolineare alcune problematiche in maniera precisa e puntuale, anche con l’obiettivo di mettere insieme più persone accomunate dalla volontà di vivere in una cittadina più pulita. Credo che i problemi si debbano affrontare e risolvere, inutile  starsi solo a lamentare”.

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