L'anniversario

40 anni fa la visita di Wojtyla a Termoli, l’abbraccio continua con Papa Bergoglio che benedice la prima pietra del Dopo di Noi

Per lo speciale anniversario prevista una settimana, dal 19 al 26 marzo, di eventi legati da un filo conduttore: quel patto educativo di cui Papa Giovanni Paolo II lanciò proprio da Termoli l'esigenza e ripreso in anni recenti dall'attuale Pontefice. Ieri il sindaco Roberti, il vescovo De Luca e don Benito Giorgetta (quest'ultimo legato da un'amicizia particolare a Papa Francesco) sono stati ricevuti dal Santo Padre in udienza privata in Vaticano ricevendo il 'dono' della benedizione a quella che sarà la prima pietra della struttura pensata per dare una risposta concreta a un bisogno urgente delle famiglie delle persone disabili

Termoli si appresta a vivere un anniversario speciale, quello della visita, avvenuta 40 anni fa, dell’allora Papa Giovanni Paolo II. Un momento entrato nella storia e nel cuore, oltre che nell’immaginario anche di chi non c’era, dei termolesi. Oggi, 4 decenni dopo quel 19 marzo del 1983, la Chiesa locale e la comunità tutta ri-attualizzeranno il lascito di quell’esperienza e in particolare di quel messaggio lanciato proprio nella odierna Piazza del Papa da Wojtyla e che avvertiva del dramma di una ‘società senza padri’ e dunque dell’urgenza educativa di avere delle guide autorevoli in quello che era un momento preceduto da forti tensioni sociali.

Occhi commossi hanno accompagnato la visione del video, che qui riproponiamo, di quell’evento memorabile. Così don Benito Giorgetta, oggi parroco di San Timoteo: “Io ero nel comitato d’ordine e conservo molti documenti e cimeli di allora”.

Udienza dal Papa per 40° anniversario visita Woytyla

 

“Un messaggio attualissimo, profetico, oggi avrebbe detto le stesse cose” hanno detto a più riprese il sindaco Francesco Roberti, il vescovo della Diocesi di Termoli-Larino don Gianfranco de Luca e don Benito Giorgetta, freschi di ritorno da Roma, dove ieri 10 marzo hanno incontrato in udienza privata il Pontefice. “Un’esperienza meravigliosa, il Papa ci ha concesso oltre un’ora e un quarto e, come nel suo stile, non si è affatto risparmiato. Ci ha spalancato il suo cuore enorme. Gli abbiamo parlato delle celebrazioni che faremo sul nostro territorio e gli abbiamo presentato l’opera cui stiamo lavorando: una struttura per il Dopo di Noi. E lui, con assoluta devozione, ha benedetto la prima pietra di quella che sarà la struttura Laudato Si'”.

Udienza dal Papa per 40° anniversario visita Woytyla

L’emozione è ancora palpabile per un incontro, in cui non sono mancati aneddoti che il Papa con la sua consueta familiarità ha raccontato, che “ci onora” e che “non potremo dimenticare, ci porteremo sempre dentro”.

 

Sul filo della necessità di farsi comunità in particolare per i più fragili è nata appunto l’idea di creare una struttura residenziale per i diversamente abili, e per le loro famiglie che vivono, sovente in tragica solitudine, nell’angoscia di quel che accadrà ai propri figli quando loro non ci saranno più. “Tempo fa – ha raccontato il vescovo – abbiamo ricevuto una donazione di 600mila euro per questo progetto, chiaramente non basta e pertanto chiediamo l’aiuto di tutti, perché sia davvero un’opera della comunità”.

Dopo di noi laudato si
Dopo di noi laudato si
Dopo di noi laudato si

La struttura sorgerà nei pressi di via Elba, e la prima pietra è stata appunto benedetta da Papa Francesco. Una pietra-simbolo, fatta da un quarzo di gesso, che fa pensare appunto alla fragilità, e da radici che la attorniano quasi a simboleggiare la cura che la società deve prestare a quelle pietre così belle nella loro caducità.

Udienza dal Papa per 40° anniversario visita Woytyla

Sulla scia dunque di quel monito pronunciato in quell’omelia nel lontano 1983, ripreso di recente anche da Papa Bergoglio, si è deciso di innestare una settimana di eventi (perlopiù convegni) che accompagneranno le celebrazioni del quarantennale di quella visita che ha pochi precedenti in Molise. Di seguito la locandina completa.

40 anni visita papa a termoli

‘Un abbraccio che dura nel tempo’, rivolto a Termoli e iniziato appunto da Papa Wojtyla ma proseguito anche dai due suoi successori. Papa Francesco, in particolare, ha ripreso il filo di quella esigenza che ha chiamato (nel 2019) ‘Patto educativo globale’ ed è a quel patto educativo che la comunità termolese ha inteso rifarsi concretamente. “Abbiamo coinvolto associazioni, scuole e famiglie”, ha rimarcato Monsignor De Luca. Gli ha fatto eco il primo cittadino che ha sottolineato come sia necessario ritrovare i valori di essere comunità. “E in questo le Istituzioni devono esserci sempre, affinchè nessuno si senta solo”.

Mettere la persona al centro, e la persona fragile in particolare. A questo imperativo, propugnato da sempre da Papa Francesco che il prossimo 13 marzo festeggerà i 10 anni del suo Pontificato, si rifà il Dopo di Noi, ancora in nuce ma che si spera, con il contributo di tutti, possa essere presto realtà. E chissà che Papa Francesco non possa per l’occasione recarsi a Termoli, proprio come Papa Giovanni Paolo II.

Le videointerviste

 

 

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