La movida di campobasso

Musica, locali ed esposti. Altolà del prefetto: “Rispettate le regole”, controlli ovunque

Non è un tema semplice e – quindi – complessi saranno anche i tentativi di sbrogliare la matassa di una problematica che da anni, ormai, riguarda la città di Campobasso. Parliamo di movida, musica nei locali (dislocati perlopiù nel centro urbano), esposti dei cittadini, esasperazione dell’una (i locali) e dell’altra parte (i cittadini).

Sì, perché finora soluzioni in grado di conciliare la legittima necessità degli operatori commerciali di lavorare con la legittima richiesta di quiete e riposo da parte dei cittadini, non pare siano emerse.

O meglio, ordinanze, leggi e regolamenti ci sono ma stando a quanto accaduto in queste ultime ore, sembra che le violazioni denunciate negli esposti inviate alle autorità, siano tante e tali da aver costretto il prefetto di Campobasso ad una sorta di ammonimento ai singoli locali: “Vi invito a rispettare le regole”.

Un altolà che sa di conseguenze che rischiano di essere pesanti qualora, a seguito dell’avvertimento, venissero riscontrate ulteriori violazioni.

E infatti già dallo scorso weekend sono in corso pure i controllo dei tecnici dell’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale (Arpa) che su sollecito degli esposti, stanno eseguendo i rilievi e le misurazione dei  decibel per verificare se siano effettivamente superiori alla soglia di tollerabilità.

Al di là della musica ci sono poi gli orari da rispettare. Quelli per non arrecare disturbo alla tranquillità degli altri cittadini non vengono fissati dalla legge, ma stabiliti da singoli regolamenti, quali quello comunale, e dalle ordinanze che periodicamente rammentano le disposizioni di legge e dunque anche gli orari di apertura e chiusura a cui i locali di Campobasso sono sottoposti.

E poi  – altro aspetto rammentato nell’ammonimento destinato ai gestori dei locali del capoluogo – la questione di alcuni locali che si trasformano in ‘sale da ballo’ senza che gli stessi lo siano.

Insomma un intervento capace di mediare le esigenze di tutti va certamente individuato. I titolari e i gestori dei locali di Campobasso sono d’accordo nel “dover rispettare le regole. E’ giusto e doveroso” dicono, ma è anche vero – come sottolineano le Organizzazioni di categoria – che “la stessa normativa è per molti aspetti complessa e farraginosa” e dunque entro febbraio chiederanno un incontro a Prefettura e Questura per definire, con tutte le autorità, “possibilità e limiti” e tornare a lavorare serenamente e nel pieno rispetto di tutti.

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