Appello ai prefetti

Contratti scaduti in Questure e Prefetture, 1200 lavoratori a casa

I sindacati lanciano un appello ai rappresentanti del Governo per prorogare i dipendenti in somministrazione che operano all’interno di Prefetture, Questure e Commissioni territoriali. I principali problemi nell'Ufficio immigrazione del capoluogo, a rischio anche personale delle sezioni Asilo: "Svolgono un lavoro prezioso per le pratiche dei profughi ucraini e degli immigrati dai Paesi a sud del Mediterraneo"

Dallo scorso 31 dicembre ci sono meno dipendenti negli Uffici immigrazione delle Questure. E rischia anche il personale della sezione Asilo. Sono 1200 i lavoratori in somministrazione che operano all’interno di Prefetture, Questure e Commissioni territoriali e che si occupano di una serie di pratiche, fra cui quelle relative ai permessi di soggiorno degli stranieri giunti in Molise. Questi dipendenti rischiano di perdere il posto senza un rinnovo del contratto che è in scadenza. Alcuni hanno già perso il posto. Sono i sindacati Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp ad accedere un faro su questa questione e a chiedere l’intervento dei Prefetti Michela Lattarulo e Franca Tancredi.

Le organizzazioni sindacali sottolineano quanto sia stato prezioso l’operato dei 1200 dipendenti in un momento in cui è stato necessario fronteggiare l’arrivo dei profughi ucraini e dei migranti provenienti dagli Stati a sud del Mediterraneo.

“Anche in Molise, abbiamo potuto beneficiare del lavoro di queste figure, sia nella provincia di Campobasso che in quella di Isernia. Il prezioso apporto dei somministrati al lavoro nell’Ufficio immigrazione della Questura di Campobasso fino allo scorso 31 dicembre, data di scadenza di alcuni dei loro contratti, ha consentito lo smaltimento di migliaia di pratiche e altrettanti stranieri hanno potuto regolarizzare la loro presenza sul territorio ottenendo un permesso di soggiorno in tempi relativamente brevi”, spiegano i sindacati.

“Ad oggi una sola lavoratrice in somministrazione in forza presso la sezione Asilo della Questura di Campobasso e un lavoratore presso la Questura di Isernia hanno ottenuto una proroga di poco meno di 3 mesi, con una scadenza fissata negli ultimi giorni di marzo 2023”.

Nonostante siano trascorsi meno di venti giorni dalla scadenza del contratto, negli uffici in cui questi lavoratori prestavano servizio sono emerse le prime difficoltà. “Gli uffici immigrazione di Questure e Prefetture già risentono del mancato apporto dei somministrati i cui contratti sono scaduti e non prorogati lo scorso 31 dicembre. Ma dal prossimo aprile – insistono Felsa Cisl, Nidil Cgil e UilTemp – se non saranno previste modalità idonee a costruire continuità occupazionale, dovranno fare a meno anche delle ultime due unità di personale, in forza presso le sezioni Asilo delle Questure di Isernia e di Campobasso”.

I sindacati, che nel resto d’Italia hanno avviato iniziative di mobilitazione a difesa dei somministrati, hanno chiesto l’intervento dei Prefetti: “Come si pensa di fronteggiare questo carico di lavoro generato dal fenomeno migratorio e dalla necessità di garantire la sicurezza sul territorio, in una fase in cui gli uffici pubblici sono gravemente carenti di personale se non individuando soluzioni strutturali?

Ci auguriamo che si trovi una soluzione in tempi rapidissimi a questa vertenza, sia per dare continuità occupazionale a questo gruppo di operatori, scaduti e in scadenza, sia per proseguire in un servizio così importante dal punto di vista umano prima che amministrativo.

Ci appelliamo – concludono – ai Prefetti di Isernia e Campobasso, Franca Tancredi e Michela Lattarulo, entrambe da pochi giorni insediate e alle quali cogliamo l’occasione per porgere auguri di buon lavoro, affinché si facciano portavoce presso il Ministero competente di questa che è certamente un’emergenza nell’emergenza”.

 

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