Il caso

Cittadinanza, si ottiene con l’esame d’italiano. Ma l’ente che organizza le prove è in ‘guerra’ con la Regione

L'associazione Dante Alighieri di Campobasso - che è sede d'esame per gli stranieri che devono chiedere la cittadinanza italiana - non ha ancora ottenuto l'iscrizione al Registro del terzo settore per una carenza documentale. La Presidente Iavasile rassicura: "Possiamo continuare le nostre attività, ma speriamo di risolvere presto questo disguido con la Regione Molise"

Convegni, concerti, incontri a tema enogastronomico, visite guidate, proiezioni e di molto altro ancora si occupa da anni sul territorio molisano l’associazione Dante Alighieri di Campobasso. Nel novero delle sue attività un posto d’onore merita l’organizzazione degli esami di lingua italiana per gli stranieri che devono richiedere la cittadinanza nel nostro paese.

La Dante campobassana, infatti, è anche una delle sedi d’esame (ce ne sono in tutto il mondo) in cui sostenere la prova d’italiano, compresa quella di livello B1, propedeutica alla domanda di cittadinanza italiana.

A questa associazione, presieduta da quasi un decennio dalla professoressa Angioletta Iavasile, la Regione Molise ha recentemente rifiutato l’iscrizione al Runts. Si tratta del Registro unico nazionale del terzo settore, istituito presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali, in cui si pubblicizza l’esistenza di un ente del terzo settore (Ets) fornendo informazioni sulla sua struttura e attività.

Il diniego all’iscrizione della Dante di Campobasso – come leggiamo sull’albo pretorio della Regione Molise – è legato al fatto che il suo statuto non risulta adeguato al decreto legge 117 del 2017, quello che ha riformato il terzo settore. A metà novembre la cosa è stata fatta presente ma la Dante ha inviato per la seconda volta lo statuto ‘sbagliato’ causando l’inevitabile mancato accoglimento della richiesta di iscrizione al Runts.

“Abbiamo i requisiti – spiega la presidente Iavasile – ma eravamo convinti che lo statuto fondativo, precedente alla riforma del terzo settore, fosse quello corretto. Solo per un mero errore è stato inviato anche la seconda volta il vecchio, ma mi auguro che riusciremo a dimostrarlo e a iscriverci al Runts”.

Angelina Iavasile

E’ stata la Dante nazionale a volere che il comitato locale aderisse al Runts che comporta una serie di vantaggi fiscali e agevolazioni tributarie proprie degli Ets. “Dalla sede nazionale ci hanno detto che era opportuno e anche in Regione ci hanno consigliato l’iscrizione al registro per poter partecipare a progetti e accedere a qualche finanziamento, Del resto questo comitato vive quasi esclusivamente di volontariato quindi spero sinceramente che questa mancata iscrizione, temporanea o permanente che sia, non ci impedisca di continuare a poter svolgere le nostre attività culturali e soprattutto a essere una sede d’esame per i tanti stranieri che si rivolgono a noi”.

Romeni, ucraini, africani e anche afghani: sono tante le persone che hanno bisogno della certificazione della lingua italiana.

“Io sono la responsabile – racconta ancora a Primonumero la ex insegnante di matematica e dirigente scolastica a capo dell’associazione dal 2014 – poi ci sono delle colleghe tutte volontarie nella Dante che conducono l’esame assieme agli esaminatori e agli intervistatori (la prova è sia scritta che orale). Una volta terminato l’esame la documentazione viene inviata alla sede nazionale che è quella che rilascia il certificato”.

Questo documento ha un costo ed è ‘agganciato’ ad altri certificati che vanno posseduti per poter richiedere la cittadinanza italiana. Anche loro a pagamento, con una scadenza e – pensiamo alla confusa situazione in Afghanistan – non sempre di facile reperibilità.

“Avremmo voluto che la Prefettura indirizzasse direttamente a noi gli stranieri ma non siamo un ente pubblico, pur lavorando a stretto contatto con il pubblico, quindi molti hanno inutilmente perso mesi prima di riuscire a contattarci. Abbiamo una pagina facebook, una sede in via Roma 41 (è un piccolo ufficio offerto all’associazione dal Comune di Campobasso in comodato d’uso) e un cellulare sempre acceso (+39 348 917 3268) – ha detto ancora la prof Iavasile – quindi non esitate a contattarci”.

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