Politica & infrastrutture

Il collegamento Tirreno-Adriatico tra le priorità del Governo Meloni, il Molise spera nella 4 corsie

Alla Camera dei Deputati le linee programmatiche del nuovo presidente del Consiglio dei Ministri: Sud, aree interne e infrastrutture nel discorso di Giorgia Meloni. Parole che potrebbero preannunciare il completamento della Termoli-San Vittore, per la quale l'ex governo ha stanziato 120 milioni per studi preliminari e progettazione. "Il Molise sarà al centro dell'azione della delegazione parlamentare eletta nel nostro territorio", osserva la deputata Elisabetta Lancellotta, in Aula assieme all'altro parlamentare eletto nella nostra regione Lorenzo Cesa

Il Sud non più visto come un problema, ma come un’occasione di sviluppo per tutta la Nazione. Lavoreremo sodo per colmare un divario infrastrutturale inaccettabile, eliminare le disparità, creare occupazione, garantire la sicurezza sociale e migliorare la qualità della vita”. E poi: “Se le infrastrutture al Sud non sono più rinviabili, anche nel resto d’Italia è necessario realizzarne di nuove, per potenziare i collegamenti di persone e merci, ma anche di dati e comunicazioni. Con l’obiettivo di ricucire non solo il Nord al Sud, ma anche la costa tirrenica, la costa adriatica e le isole al resto della Penisola”.

E’ uno dei passaggi del discorso del nuovo premier Giorgia Meloni che oggi, alla Camera dei Deputati, ha chiesto il voto di fiducia al Governo. Parole che fanno sperare il Molise, che da tempo aspetta la realizzazione della Termoli-San Vittore, la superstrada a quattro corsie che ha ricevuto 120 milioni di euro dall’ex governo Draghi che ha finanziato gli studi preliminari e la progettazione. Lo aveva annunciato il presidente della Regione Donato Toma alla fine dello scorso dicembre. Poi la conferma arrivata pochi giorni più tardi da parte dell’ex ministro Mara Carfagna. Il problema delle infrastrutture inadeguate al Sud torna quindi in auge. Il Molise, poi, da almeno 20 anni aspetta una strada in grado di collegare l’A14 con l’A1, velocizzando i collegamenti su gomma fra l’Adriatico e l’area di Roma passando per lo svincolo di San Vittore.

Non solo. Il presidente del Consiglio dei Ministri ha indicato nella ‘sua’ agenda anche gli “investimenti strutturali per affrontare l’emergenza climatica, le sfide ambientali, il rischio idrogeologico e l’erosione costiera, e per accelerare i processi di ricostruzione dei territori colpiti in questi anni da terremoti e calamità naturali”. Due i terremoti che hanno colpito il Molise: dal più drammatico – il sisma di San Giuliano di Puglia – sono passati 20 anni e il prossimo 31 ottobre si svolgeranno le commemorazioni in ricordo dei 27 bambini e della maestra Carmela Ciniglio morti sotto le macerie della ‘Jovine’. Ad eccezione di San Giuliano di Puglia, la ricostruzione non è stata completata negli altri paesi del cratere (vi abbiamo raccontato la storia di Teresa ad esempio). Ed è in alto mare anche la ricostruzione per il terremoto che ha colpito il Basso Molise nel 2018.

“Il Molise sarà al centro dell’azione della delegazione parlamentare eletta nel nostro territorio”, commenta la deputata di Fratelli d’Italia, Elisabetta Lancellotta, oggi presente in Aula. “Il primo discorso del Presidente è stato emozionante, entusiasmante per il lavoro che ci attende e di altissimo profilo umano e politico. Un onore avere l’opportunità di rappresentare gli interessi degli italiani. Sarà un lavoro improntato per dare risposte alle esigenze della Nazione in un momento particolare.

Noi Moderati ha votato la fiducia al Governo Meloni. Lorenzo Cesa, deputato eletto in Molise, lo aveva annunciato questa mattina: “Ho attraversato diverse stagioni politiche del nostro Paese e non posso che esprimere ammirazione per il primo presidente del Consiglio donna della storia repubblicana. Un passo in più compiuto dalla nostra democrazia parlamentare. Le sfide che abbiamo davanti non ci permettono di temporeggiare. Si tratta di vivere il tempo che ci è dato vivere con tutte le sue difficoltà, avrebbe detto Aldo Moro. L’Europa deve essere la nostra bussola. Un’Europa che anche nell’esperienza drammatica della pandemia ha ritrovato quello spirito di solidarietà auspicato dai nostri padri fondatori e che ha dato una risposta forte anche in occasione della barbara invasione provocata dalla Russia in Ucraina. La guerra ha sottolineato anche la nostra fragilità: è il momento di fare un passo avanti politico, dando una risposta unitaria sull’energia, evitando speculazioni folli per le imprese e le famiglie. Non possiamo dipendere dalla Russia, non possiamo legittimare chi invade. Noi Moderati saremo vicini al presidente Meloni con convinzione. È il tempo della responsabilità”.

(foto Facebook Lancellotta)

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