Storie controcorrenti

Da fiere e musei alle immersioni nelle foreste, Teresa ha scelto la natura del Molise: “Ho ritrovato me stessa”

Il racconto di Teresa D'Ascenzo e della sua nuova vita in cui un ruolo centrale ha il forest bathing, disciplina poco conosciuta da queste parti che lei ha iniziato a veicolare.

Il suo spazio ideale Teresa D’Ascenzo, 32enne di Montenero di Bisaccia, l’ha trovato nelle foreste. Da Architetto – laureata ad Ascoli, specializzata nell’ambito dell’accessibilità museale e impiegata nel settore fieristico – è diventata trainer di forest bathing. Una disciplina nata in Giappone negli anni ’80 che però qui in Italia, ad eccezione del Nord della Penisola, è poco conosciuta e men che meno praticata ma che in altri Paesi è una vera e propria terapia – anche detta medicina forestale – che viene prescritta da un medico. “Siamo indietro anni luce, ma i benefici psico-fisici di questa attività sono incredibili”.

Teresa d ascenzo forest bathing
Teresa d ascenzo forest bathing
Teresa d ascenzo forest bathing

Ma in cosa consiste? “In gergo viene chiamata immersione: si tratta innanzitutto di una passeggiata di pochi chilometri in un bosco, basata molto sulla pratica del respiro. È una sorta di camminata consapevole (rigorosamente a piedi nudi), dove lentezza, risveglio dei sensi e osservazione acquistano un ruolo centrale. Ogni camminata è diversa, e stabilisco le attività da fare in base al gruppo che ho di fronte e al tipo di luogo. Possono esserci esercizi per la stimolazione del tatto, oppure momenti in cui si è bendati e questo aiuta ad entrare in maggiore connessione col bosco e dunque al rapportarsi con la natura. In genere nel primo incontro l’obiettivo è torniamo a respirare”. L’assunto è che ogni pianta produce determinate sostanze che restano nell’aria e che hanno un effetto benefico sull’organismo, a livello fisico ma anche psicologico (come l’innalzamento dei livelli di serotonina e l’abbassamento del cortisolo, noto come ormone dello stress).

Teresa d ascenzo forest bathing

“Il silenzio è fondamentale ma con i gruppi di bambini è più difficile ottenerlo. Allora con loro spesso porto colori e fogli e lascio loro liberi di esprimersi in questo modo, in una sorta di arte-terapia”. Ancora, spesso le ‘escursioni’ vengono fatte assieme a una suono-terapeuta che utilizza le campane tibetane che conciliano lo stato meditativo, quello cui tende la speciale ‘lezione’ di Teresa. Teresa è anche insegnante di yoga in volo, pratica che sovente viene inclusa nelle sue immersioni. E poi c’è una esperienza davvero unica. Si chiama plant player e ha a che fare con la musica delle piante. “Lo strumento utilizzato è una specie di elettrocardiogramma che si attacca alla pianta e che registra le variazioni elettriche che poi, attraverso un algoritmo, si trasformano in musica”. Con una cassa, la particolare melodia (unica per ogni pianta, un po’ come ogni persona ha una propria frequenza cardiaca, ndr) viene diffusa e tutti possono ascoltarla. “Chiaramente a ognuno arriva qualcosa di diverso. In base alla frequenza che viene fuori si entra in uno stato meditativo diverso, ma tutto è soggettivo e non è detto che ci si riesca”.

Dallo scorso mese di marzo Teresa ha iniziato a proporre uscite in Molise (ma anche in Abruzzo). Ha cominciato dall’oasi Lipu di Casacalenda cui poi si sono aggiunti l’orto botanico di Capracotta, il bosco Corundoli di Montecilfone, “ora mi hanno chiamato anche per il castello di Pescolanciano e forse farò qualche iniziativa al bosco Faiete di Campobasso”. Oggi, 11 agosto, nel tardo pomeriggio l’appuntamento (necessaria prenotazione) è un ‘Forest Bathing tra gli Ulivi’ a Guglionesi. Così lo presenta sui social l’associazione AGNG, che ha contattato Teresa per organizzare questo inedito evento. “Entreremo nell’uliveto in silenzio, in ascolto, nel rispetto del luogo e dei suoi abitanti per cercare una relazione più profonda con la natura che ci circonda e con una pianta magica quale l’Ulivo. Un’occasione per prendersi un tempo per fermarsi e stare con quello che c’è, nel qui e ora, lasciar nascere il proprio ritmo, che da respiro diventa passo e lasciar andare le negatività. L’esperienza è rivolta a tutte le persone che desiderano avvicinarsi alla natura e/o approfondire cosa accade al proprio corpo quando entra in connessione con gli alberi”.

Una possibile novità da settembre: con un numero congruo di iscritti Teresa organizzerà un corso di yoga in volo a Montenero di Bisaccia.

Teresa d ascenzo forest bathing

Per la giovane donna il passo – il cambiamento di vita – insomma è stato notevole. “Mi piaceva il mio lavoro. Dopo gli studi e prima della pandemia lavoravo ad Ancona nelle fiere. Ma col Covid, si sa, il settore ha ricevuto una bella ‘mazzata’. Così ho perso il lavoro e ho deciso – non senza difficoltà e crisi – di tornare a Montenero. Il covid insomma ha distrutto la mia carriera lavorativa e mi ha riporta alla terra d’origine, ma proprio così mi sono riscoperta e ritrovata”.

Non si può certo dire di Teresa che non fosse già un’amante della natura. “Nella mia vita ci sono sempre state le piante, ora ad esempio in casa ne ho una settantina ma anche prima avevo con loro questo rapporto privilegiato”. Ma in un certo senso la pandemia ha riportato la ‘barra’ di Teresa nella direzione giusta per lei. “La vita fino ad allora mi aveva portato da altre parti – e il mio lavoro mi piaceva! – ma il lockdown mi ha solo ri-direzionato. Ho scelto di vivere come avevo sempre desiderato fare”. Certo, l’esperienza della pandemia ha messo a fuoco ancora di più l’importanza del recupero di un equilibrio tra noi e la natura.

Tornata nel ‘suo’ Molise (di cui apprezza tantissimo il patrimonio naturale), inizialmente spaesata, ha dunque deciso di rimettersi sui libri iscrivendosi a un master sul tema delle piante e dell’innovazione sociale chiamato ‘Futuro Vegetale’, diretto dal professore e studioso Stefano Mancuso, botanico e accademico di fama internazionale. Una scelta indubbiamente atipica. “Sono profondamente affascinata dall’intima relazione che si instaura tra la natura e l’essere umano e sono convinta che la natura abbia tutte le risposte”.

Per chi non lo conoscesse, Mancuso è, tra le altre cose, professore all’Università di Firenze e nel 2005 ha fondato il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, destinato agli studi sul comportamento delle piante . È un noto saggista e tra le sue pubblicazioni ci colpisce ‘La nazione delle piante’ che ha, al suo interno, una vera e propria Costituzione con tanto di diritti per il mondo vegetale. Un mondo che sovente si sottovaluta, a differenza di quello animale (uomo compreso, ça va sans dire) che invero è una minoranza sul Pianeta e che lo abita da molto meno tempo rispetto alle piante. “Le specie vegetali sono molto più intelligenti di quel che pensiamo e hanno strategie di sopravvivenza sopraffine. Finora gli studiosi, tanto per dirne alcune, hanno scoperto che possiedono 15 diversi sensi, che vedono (riconoscono 7 colori) e che hanno una memoria. Noi però ci reputiamo superiori”.

Teresa d ascenzo forest bathing

Oggi la vita di Teresa è cambiata, in meglio. E consiglia questo stile di vita a tutti. “Io ora ho molta più concentrazione rispetto a prima, ho acquistata più sicurezza ed autostima. E poi a livello fisico ho visto un vero cambiamento, che è poi quello che vedo anche nelle persone che vengono ai miei corsi. La postura, ad esempio: quando arrivano tutti hanno una postura chiusa mentre quando vanno via sono più aperte e come rigenerate. È, d’altra parte, una pratica rigenerativa sia da un punto fisico che psicologico oltre ad essere una manna preventiva e curativa perchè aumenta le difese immunitarie. Ad esempio i boschi di pino sono un vero toccasana per i polmoni”.

Non resta che provare per credere. E per rigenerarsi.

teresa bagni di foreste
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