Vita in Versi

Vita in versi

Undicesima terzina

1) Chissà se luna e mare fan il giambo!

Peccato per la guerra che m’è tragedia

e pur senza colpa fa, con la morte, ambo.

 

4) Giusto così, principia la commedia

valutando le strade più diverse,

che poesia, a tristezza, remedia

 

7) e in questi versi, qual turpi traverse,

descrive quanto sia buia l’attesa.

Sgobbando, d’emozioni ne ho perse,

 

10) perciò adesso me ne sto in difesa

aspettando che un fatto qui succeda,

che l’eroe arrivi! Ora, a sorpresa

 

13) voglio che ‘l fato a qualcosa provveda.

Ci siamo, dal campanile un rintocco

e di me, che n’ascolto altri, si fa sceda;

 

16) rischiando la figura de l’allocco,

faccio attenzione, nel mutar registro

scelgo ancora di non esser barocco,

 

19) con tre parole ci provo sul sistro,

son idee su carta ‘ssai speciale.

Magari arrivasse qualche ministro,

 

22) in Comune, e po’ ne la Cattedrale,

una persona degna ed attendibile,

ch’è messa ‘l bando la gente normale.

 

25) Che fortuna, si fosse sensibile

e si distinguesse, pure, nello stile,

se fosse dalle tasse detraibile!

 

28) L’incontro ne la Curia vescovile,

quello m’attende, che non porta fretta,

deciso nel parlarmi è Barile;

 

31) par che Michele l’abbia la ricetta:

“Son del poema, a piena disposizione

e, per navigar, abbiamo la goletta

 

160622 Parafrasi= fin ora ha parlato solo la voce narrante, ma non in prima persona; ora dal verso 32 un dialogo, a cura dell’Assessore comunale alla Cultura. Il verso 31 è giambico, con accento sulla II, IV, VI, VIII, X sillaba.

commenta