Favorevoli e contrari

Referendum, Poleggi inizia sciopero della fame. Azione invita a votare ‘sì’

Il voto di domenica 12 giugno divide anche la politica molisana: cinque i quesiti referendari su cui i cittadini saranno chiamati ad esprimersi

Anche Filippo Poleggi, militante socialista e per diversi anni doppia tessera del Partito Radicale, ha deciso di aderire allo sciopero della fame deciso a livello nazionale per protestare contro la scarsa informazione sul referendum sui quali i cittadini saranno chiamati ad esprimersi il prossimo 12 giugno. Urne aperte dalle 7 alle 23.

Poleggi spiegherà le ragioni della sua protesta in un incontro con la stampa in programma alle 10, in piazza Municipio per lanciare “un ultimo appello alla corretta informazione sui quesiti posti dal prossimo referendum e volto ad invitare i cittadini ad andare a votare.

L’iniziativa – spiega in una nota – è assunta con modalità d’urgenza nella situazione sempre più drammatica per la congiura del silenzio nel tentativo di voler uccidere l’istituto referendario previsto dalla costituzione; pertanto chi si vorrà unire è prezioso, chi si vorrà esprimere è ben accetto, chi vorrà esprimere dissenso verrà rispettato con la preghiera di non venire a dire scemenze”.

Si schiera invece convintamente a favore del sì Azione, il partito di Carlo Calenda. I cinque quesiti referendari puntano a modificare le attuali norme in materia di riforma del Csm, sull’equa valutazione dei magistrati, sulla separazione delle carriere dei magistrati in base della distinzione tra funzioni giudicanti e requirenti, nonché a porre importanti limiti agli abusi della custodia cautelare ed infine puntano all’abolizione della cosiddetta Legge Severino.
Azione è stato uno dei partiti promotori del referendum, soprattutto con il Vicesegretario nazionale Enrico Costa, Responsabile Nazionale Giustizia di Azione, il quale è stato presente nel dibattito sul tema della giustizia negli ultimi anni e si è schierato convintamente a sostegno del SI

“Personalmente, anche basandomi sulla mia esperienza di avvocato e di sindaco, ritengo che votare sì a tutti è cinque i referendum sia un primo importante passo per una riforma generale della giustizia più equa e maggiormente garantista per il cittadino”, sottolinea il segretario regionale Luigi Valente. “Invito tutti ad andare a votare per il sì domenica 12 giugno”.

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