La sentenza

Pestaggio Cucchi, condanna definitiva a 12 anni di carcere per carabiniere molisano

Lieve sconto di pena per Alessio Di Bernardo, il militare di Sesto Campano condannato per omicidio preterintenzionale assieme al collega Raffaele D'Alessandro. Il pm aveva chiesto 13 anni, i giudici della Suprema Corte hanno ridotto la pena a 12 anni di reclusione. L'uomo si è costituito in caserma a Isernia

E’ stata ridotta a dodici anni di reclusione la condanna per i due carabinieri – Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro – considerati responsabili del pestaggio e della morte di Stefano Cucchi. Anche per la Cassazione fu omicidio preterintenzionale: stasera l’attesa sentenza che ha rideterminato le pene inflitte ai due militari, uno dei quali, Alessio Di Bernardo, è molisano di Sesto Campano.

Il verdetto spalanca ora le porte del carcere per i due. Consapevole di questo, Di Bernardo si è costituito in caserma a Isernia già lunedì sera per scontare la pena.

Il pm aveva chiesto la conferma della pena stabilita in Appello: 13 anni. Ma i giudici della Suprema Corte, dopo oltre cinque ore di camera di consiglio, hanno deciso di ridurre la condanna di un anno.

Invece è da rifare il processo di secondo grado per il maresciallo Roberto Mandolini e per Francesco Tedesco, accusati di aver raccontato il falso sulla notte del 15 ottobre 2009, quando il 31enne geometra romano venne fermato con un piccolo quantitativo di droga e portato nella caserma della compagnia Casilina dove venne massacrato di botte. Stefano Cucchi è morto all’ospedale ‘Pertini’ di Roma sei giorni dopo, il 22 ottobre.

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