Basket, serie a femminile

Magnolia, colpaccio dagli Stati Uniti: ingaggiata la pivot Reshanda Jaqueta Gray

La pivot di Los Angeles è impegnata nel roster delle New York Liberty. In carriera anche una medaglia d’oro alle Universiadi.

È senz’altro una delle punte di diamante del roster che verrà in casa La Molisana Magnolia Campobasso. Pivot dei #fioridacciaio per il torneo 2021/22 sarà la statunitense (di Los Angeles) Reshanda Jaqueta Gray, elemento con ben cinque stagioni di militanza nella Wnba ed attualmente impegnata nel roster delle New York Liberty seste in graduatoria (e terze nella Eastern Conference), di cui ha rappresentato una chiave negli ultimi due successi interni al Barclays Center di Brooklyn: sabato in rimonta per 82-79 contro Washington con undici punti e sei rimbalzi e lunedì, sempre di tre, contro Dallas (99-96) con, anche in questo caso, undici punti e sei rimbalzi e la prospettiva – domani (venerdì 9) – di una trasferta sul parquet delle Indiana Dream per continuare nell’attuale filotto e chiudere al meglio questa fase di stagione (prima della sosta per le Olimpiadi, domenica 11 luglio è in programma il match con le Conneticut Sun).

GREAT EXPERIENCE Centro ventottenne di 188 centimetri, Gray ha avuto esperienze con la nazionale statunitense nel team under 18 e anche con la squadra ‘A’ che, nel 2013, ha vinto l’oro alle Universiadi ospitate in Russia a Kazan. Per lei, in patria, nell’ambito della Wnba esperienze anche a Minnesota, Atlanta e nella sua Los Angeles, mentre, all’estero, è stata impegnata in Italia (tra Battipaglia e Napoli), Ungheria (Győr) ed in Corea del Sud (con le formazioni di Incheon ed Asan).

WHITE MEN CAN’T JUMP Particolare, peraltro, è anche la storia personale del #fioredacciaio a stelle e strisce.

Reshanda è, infatti, tra i sette figli (ha tre fratelli ed altrettante sorelle) di una famiglia problematica: i suoi genitori naturali, entrambi alle prese con problemi di tossicodipendenza, vivevano in un sobborgo della metropoli californiana in una casa con una sola stanza da letto (tanto da portare le autorità socio-assistenziali a dichiarare per la prole la necessità del ‘foster care’, ossia l’affido).

La nuova totem campobassana, peraltro, ha avuto un inizio di adolescenza tormentato per via della frequentazione di cattive compagnie, come ammesso dalla diretta interessata, con una strada che la stava conducendo al vizio. A svoltare letteralmente la sua vita Tyrone Dinneen, un uomo bianco che ha intravisto nella giovanissima Reshanda (già all’epoca più alta delle compagne d’età) grandi potenzialità cestistiche. Lui, che è divenuto per lei un secondo padre (tanto da vivere nella sua casa), ha saputo vincere le sue diffidenze iniziali, l’ha stimolata e fatta avvicinare con forza al basket in un percorso in cui – per la pivot delle magnolie – è stato particolarmente importante anche l’incontro, da liceale, col compianto Kobe Bryant.

ITALIAN COMEBACK Aspetti del passato più o meno recente e del presente che, però, ora finiscono per intrecciarsi con quello che sarà il futuro prossimo di Gray.

Un ‘domani’ chiamato Molise e Campobasso per la sua terza esperienza nell’A1 femminile. “Adoro l’Italia – spiega – perché è una delle mie nazioni preferite e mi piace anche tanto il suo campionato perché ha un livello tecnico qualitativo elevato”.

LAST OPPORTUNITY Tra l’altro, la filosofia cestistica di Gray altro non è che figlia di quella che è l’esperienza di vita della stessa Gray. “Vivo ogni chance che mi offre la pallacanestro come se fosse l’ultima e quindi cerco di dare il massimo perché penso che ci sono tante persone che avrebbero piacere di essere nella mia posizione”.

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