Cultura & turismo

Trame dell’Italia longobarda: la mostra approda al Sannitico. Il turismo nei numeri del museo: “L’anno scorso +70% di visitatori”

Dopo il lockdown il Museo Sannitico di Campobasso riprende le attività con “Trame longobarde. Tra architettura e tessuti” la mostra che apre le iniziative di valorizzazione dei luoghi della cultura statali in Molise per l’estate 2021. Il direttore Leandro Ventura: "In questa terra la cultura può e deve essere elemento trainante di sviluppo soprattutto per le aree interne". Appello alla Regione per il personale

La cultura riparte. E in Molise, che da domani sarà zona bianca, riprendono le attività in presenza dei musei, anch’essi penalizzati dalla pandemia dal momento che sono stati chiusi durante il lockdown. La mostra ‘Trame longobarde. Tra architettura e tessuti’, inaugurata ieri (29 maggio) è la prima delle iniziative in calendario per valorizzare i luoghi della cultura della nostra regione che l’anno scorso ha fatto registrare un boom di presenze non solo al mare e in montagna.

“Anche noi abbiamo un patrimonio longobardo, anche se è meno conosciuto rispetto a quello dei Sanniti ma ha segnato il Molise in maniera importante”, sottolinea la direttrice del Museo Sannitico di Campobasso Susanne Meurer.

Musei e siti archeologici possono essere un altro motore di sviluppo della nostra regione: tante persone se ne sono accorte lo scorso anno. “Credo che l’offerta culturale sarà motore di crescita e sviluppo per questa regione. Speriamo di superare i risultati dello scorso anno, quando c’è stato un aumento del 70% dei visitatori rispetto al periodo pre-covid”, evidenzia il direttore dei Musei molisani, il professore Leandro Ventura. “E’ importante che la cultura riparta in questa terra: deve essere e deve diventare un elemento trainante dello sviluppo turistico e territoriale soprattutto per le aree interne”. 

Poi l’appello alla Regione Molise: “Musei e aree archeologiche hanno bisogno di personale. Speriamo che la Regione Molise e l’agenzia Molise Lavoro possano consegnarci la graduatoria delle dieci unità che ci consentiranno di aumentare le ore di apertura al pubblico dei nostri siti”.

In esposizione la riproduzione di abiti e tessuti utilizzati tra VI e VIII secolo d. C. curata dall’associazione ‘Italia Langobardorum’, che ha sede a Spoleto e raccoglie sette siti Unesco in Italia. La tessitura, i costumi, gli accessori e le armi sono stati prodotti dai detenuti del carcere di Spoleto. Il legame con il Molise? Probabilmente non tutti sanno che a Campochiaro, nelle località di Vincenne e Morrione, alla fine degli anni Settanta è stata scoperta una necropoli con 400 tombe.

Necropoli di Campochiaro

E i corredi di tale cimitero sono in mostra proprio al Museo Sannitico di Campobasso. I cavalieri di Campochiaro, sepolti assieme ai loro cavalli, erano dotati di armi, cintura, calzari e un vasetto posto ai piedi del defunto. “Questo territorio era parte del Ducato di Benevento e in modo particolare a Campochiaro è stata scoperta una grossa necropoli con una popolazione bulgara che scappò dalla Grande Bulgaria (che si trova tra l’attuale Ungheria e la Moldavia) a cause delle guerre intestine e si rifugiò nella Longobardia”, spiega l’archeologo Davide Delfino.

“Il re dei Longobardi era il duca di Benevento e li mandò nel Ducato di Benevento dove il figlio (che si occupava del Ducato) li infeudò tra Isernia e Sepino per averli come guerrieri che potessero difendere il Ducato dagli attacchi dei Bizantini. Generazione dopo generazione questi guerrieri si persero culturalmente perchè si mischiarono alla popolazione longobarda autoctona diventando longobardi a tutti gli effetti”.

Mostra longobardi museo sannitico di Campobasso

A spiegare le peculiarità dell’allestimento ‘Trame longobarde. Tra architettura e tessuti’ la presidente dell’associazione ‘Italia Langobardorum’, la professoressa Rossella del Prete, nonchè assessore alla Cultura del Comune di Benevento. Presente anche Arianna Petricone, della Segreteria tecnico scientifica dell’associazione stessa.

Insomma, il Museo sannitico ha acceso i motori e pianificato le prime iniziative: laboratori con i bambini (a cui bisognerà prenotarsi via mail o telefonando al Museo stesso), l’evento del 18 giugno per le Giornate europee dell’Archeologia e il giorno successivo la visita del sito di Pietrabbondante, il concerto del gruppo ‘The Wheels’ il 20 giugno (dalle 17) per la Festa della Musica.

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