Campobasso

No alla cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, scontro tra Pd e M5S che rilancia: “Appello a Mattarella per concedergli quella italiana”

Il capoluogo non concederà il riconoscimento chiesto dai consiglieri del Pd e della Sinistra: la maggioranza boccia la proposta. Dal centrosinistra insorgono: “Campobasso non è in grado di concedere la cittadinanza ai genitori di Giulio Regeni e a Patrick Zaki per deboli pretesti formali e misere motivazioni politiche". La risposta del capogruppo pentastellato Vinciguerra: "Non è stata ritenuta strumento opportuno e concretamente valido, essendo la cittadinanza onoraria destinata ad altro".

Campobasso non concederà la cittadinanza onoraria a Patrick Zaki, il ragazzo egiziano, studente dell’Università di Bologna, detenuto nelle carceri del suo Paese perché difende i diritti umani, e ai genitori di Giulio Regeni, torturato e ucciso sempre nello stesso Paese. La maggioranza pentastellata, infatti, ha bocciato la mozione (4 voti a favore e 23 voti contrari) presentata nel corso del Consiglio comunale da parte del Partito Democratico e della Sinistra.

Ma è stato approvato l’ordine del giorno proposto dai consiglieri del MoVimento 5 stelle, Antonio Vinciguerra e Margherita Gravina, con il quale si chiede al presidente della Repubblica e al Governo di conferire la cittadinanza italiana a Patrick George Zaki, affinché l’Italia possa tutelarlo anche formalmente. Sono stati 21 i voti a favore dell’Ordine del Giorno, sul quale si sono invece astenuti i 4 consiglieri del centrosinistra. “L’Ordine del Giorno che il Consiglio Comunale ha deciso di approvare e che invieremo, fra gli altri, anche ad Amnesty International – ha dichiarato il capogruppo del M5S, Antonio Vinciguerra – rappresenta, innanzitutto, un atto di solidarietà che, senza alcun tipo di ipocrisia, vuole avere come unico obiettivo concreto, quello di riconoscere l’importanza di quei valori comuni per i quali Zaki sta rischiando la propria vita”.

Antonio Vinciguerra (M5S)

Il sindaco Roberto Gravina ha sottolineato come “grazie a questo documento votato ed approvato, la discussione sviluppata in Consiglio abbia ottenuto una maggiore forza e credibilità, puntando a risolvere, nel modo più concreto possibile, un problema, attraverso una richiesta rivolta alla figura istituzionale in grado di poter intervenire non solo simbolicamente ma fattivamente, ovvero il Presidente della Repubblica.”

Invece, la richiesta dei consiglieri del Pd della cittadinanza onoraria della città di Campobasso per Zaki – ha continuato Vinciguerra – “non è stata ritenuta strumento opportuno e concretamente valido, essendo la cittadinanza onoraria destinata ad altro. Se lo scopo della mozione era poi quello di permettere l’adesione al manifesto delle ‘100 città con Zaki’, il punto andava magari esplicitato in modo chiaro non solo nella mozione, nella quale non se ne faceva alcuna menzione, ma magari nelle commissioni consiliari competenti per ragionarne insieme, visto che, come dimostrato dall’ordine del giorno da noi proposto e votato, la vicenda umana di Zaki non ci lascia indifferenti”.

Di tutt’altro tenore le dichiarazioni dei consiglieri comunali del Partito Democratico, che si dicono sconcertati: “Milano può, Bologna può, Torino pure. Campobasso non è in grado di concedere la cittadinanza ai genitori di Giulio Regeni e a Patrick Zaki per deboli pretesti formali e misere motivazioni politiche” affermano Trivisonno, Salvatore, Chierchia e Battista. La proposta voleva sposare l’iniziativa nazionale denominata ‘100 città per Zaki’ con cui far sentire la voce delle città italiane nei confronti del Governo egiziano che ha incarcerato il ragazzo da ormai dieci mesi e non ne vuol sapere di rilasciarlo.

Pd Campobasso Battista Chierchia Salvatore Trivisonno

Il motivo politico individuato dal Pd è nella “critica al ‘tiepido’ atteggiamento del Governo italiano rispetto a Paesi che violano i diritti umani, contenuta nella nostra mozione, che impedisce alla maggioranza 5stelle di riconoscere la cittadinanza della nostra città ai genitori di Giulio Regeni e a Patrick Zaki. Lo sconcerto è tanto”. Dal Consiglio Comunale di Campobasso esce un ordine del giorno che “riporta solo una delle nostre richieste, un documento ‘copia-incolla’ che viene presentato tardivamente e che dimostra come nei giorni precedenti al consiglio nulla è stato fatto dalla maggioranza. L’interesse non c’è, l’impegno è pari a zero”.

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