I dati

Anche le bocciofile molisane messe a dura prova dal coronavirus

In tutta Italia registrati ben 250 decessi da covid tra gli atleti di bocce. Annullati tutti gli eventi in programma fino ad aprile e a giugno non si disputeranno a Campobasso i campionati di serie B e C.

Non perdere il contatto, parlare dell’attuale momento e di come viene vissuto a casa e nelle proprie comunità, iniziare a pensare al dopo. Con questi obiettivi, il presidente della FIB Molise, Angelo Spina, ha riunito, attraverso la piattaforma telematica Zoom Meeting, i presidenti delle società bocciofile molisane. Lo sport delle bocce è la disciplina che più di tutte ha pagato il dazio della pandemia. Oltre cinquecento i tesserati alla Federbocce contagiati, 250 i decessi.

La disciplina boccistica, potendo disporre della più vasta gamma di tesserati, dai bambini agli anziani, passando per adulti, uomini e donne, normodotati e disabili, è stata quella più colpita. Uno sport colpito anche dal punto di vista economico. Sono circa 1.600 i bocciodromi e le relative società bocciofile ad aver subito il colpo. Le bocciofile, essendo club che gestiscono anche le strutture, sono state messe a dura prova dall’emergenza.

Insieme con il presidente Angelo Spina, i consiglieri regionali, il delegato provinciale FIB Isernia, Paolo Vacca, i presidenti delle società bocciofile molisane, diversi istruttori tecnici e gli arbitri dell’AIAB Molise. Spina ha rappresentato all’assemblea delle bocce molisane quanto riferito dal presidente federale Marco Giunio De Sanctis durante il Consiglio Federale e la Consulta dei Presidenti regionali, in modalità telematica, del 3 aprile.

L’attività agonistica è ferma, ma Spina ha spronato i presidenti di società a far proseguire ai propri tesserati quella di formazione. E, così, saranno una decina a partecipare al corso per Educatori Scolastici FIB, organizzato in via telematica dalla FIB Lazio del presidente Vincenzo Santucci.

In Molise sono state già otto le gare annullate in questo periodo di sospensione agonistica. Le manifestazioni dell’8 marzo (Bocciodromo Molisano), 15 (Frosolonese), 22 (Il Laghetto Venafro), dal 23 marzo al 3 aprile (La Rocca Oratino), 4 e 5 aprile (la due giorni di Alto Livello della Frosolonese), 19 aprile (Avis Campobasso).

Non si disputeranno i Campionati Nazionali di categoria B e C del 6 e 7 giugno, in programma a Campobasso, assegnati dalla Federazione Italiana Bocce alla FIB Molise e alla Bocciofila Monforte. Anche durante il mese di maggio l’attività sportiva agonistica – è quasi certo – resterà ferma e altre due gare, organizzate dalla Bocciofila La Torre Vinchiaturo e dalla Santa Lucia Civitella Alfedena, saranno annullate.
Tra gli eventi annullati, sui quali puntava molto la FIB Molise, anche l’inaugurazione del nuovo bocciodromo di Riccia e il battesimo della Bocciofila Riccese, così come la riapertura, dopo diversi anni, del bocciodromo di Sepino.

Una stagione compromessa e, per questo motivo, si pensa inevitabilmente al futuro. L’attività agonista potrà riprendere quando l’Italia sarà fuori dall’emergenza, che tradotto vuol dire quando non ci sarà più il rischio contagio. Qualora le condizioni di sicurezza dovessero permetterlo, l’idea, di concerto con la Bocciofila Madonna delle Grazie Termoli, è stata quella di organizzare, nel mese di agosto, qualche evento di beach bocce.

I presidenti delle società bocciofile molisane hanno rappresentato alla FIB Molise i danni economici e le ricadute future delle proprie società bocciofile, che svolgono un ruolo sportivo, sociale e di integrazione all’interno delle singole comunità.

I bocciodromi – è stato rimarcato da tutti i presidenti – sono luoghi frequentati da bambini, adolescenti, adulti, anziani, uomini, donne, persone con disabilità. Si gioca a bocce, a carte, a biliardo, si partecipa a iniziative di socializzazione e aggregazione. C’è ancora il gusto di fare sport e stare insieme in convivialità. Sono luoghi ancora sani. In alcuni paesi, in quelli più piccoli, per i cittadini è l’unico motivo di svago oltre al bar.

L’attività sportiva delle bocce realizza ciò che i vademecum indicano come stili di vita sani, permettendo a tutti di fare sport.
Spina ha rassicurato i presidenti di società, visibilmente preoccupati per il futuro visto l’alta funzione sociale svolta, che, in contatto col presidente federale Marco Giunio De Sanctis, quest’ultimo farà di tutto per tutelare gli interessi della Federazione Italiana Bocce, dei Comitati Regionali della FIB e delle società bocciofile, dove i centomila agonisti e il milione di appassionati trascorrevano, prima dell’emergenza Covid-19, gran parte del proprio tempo libero.

Il mondo delle bocce molisane si è dato appuntamento alla prossima settimana, quando si consentirà a tutti i tesserati che lo vorranno di partecipare, sempre in via telematica, a una sorta di assemblea generale, a cui potranno partecipare tutti i 700 tesserati alle società bocciofile molisane.

Un modo – ha rimarcato Spina alla fine della riunione con i dirigenti – per ritrovarci tutti insieme. Idealmente. Come in un bocciodromo virtuale.

Spina, a conclusione del collegamento, ha augurato al Presidente Marco Giunio De Sanctis, ai Consiglieri Federali, ai dipendenti e collaboratori che stanno lavorando in smart working, ai colleghi presidenti regionali, ad atleti, tesserati, soci e frequentatori, gli auguri di una Santa e Serena Pasqua.

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