300 mln per la sicurezza del territorio, “premiati i Comuni spendaccioni”

Protesta l'Associazione nazionale comuni italiani per il nuovo bando del Ministero dell'Interno per la sicurezza del territorio

Ci sono 300 milioni di euro messi a disposizione del governo per finanziare interventi di messa in sicurezza del territorio e degli edifici. Per accedere ai fondi, il Ministero dell’Interno ha pubblicato un nuovo bando a cui i Comuni potranno candidarsi entro il 20 settembre. Ciascun Comune può presentare un solo progetto per 5.225.000 euro complessivi.

Alla fine, verrà stilata una graduatoria delle città che otterranno i soldi.

Ma il bando non piace a tutti, in primis all’Anci, l’Associazione nazionale comuni italiani che quattro mesi fa aveva già scritto all’ex ministro Minniti per chiedere l’azzeramento del primo avviso.

Quindi, il bando da un lato viene considerato dall’Anci una “iniziativa positiva proprio mentre si analizzano criticità e rischi di ponti e strade”, ma dall’altro lato “i criteri sono rimasti gli stessi del primo bando, assurdi e dannosi”. Infatti, esplicita il presidente regionale dell’Anci Pompilio Sciulli, “vengono premiati, come stabilito nella legge di bilancio 2018, i Comuni con maggior deficit, le amministrazioni che hanno gestito nel peggior modo possibile la cosa pubblica”.

Dal primo bando erano rimasti esclusi dalla graduatoria tutti i Comuni con un bilancio solido senza criticità e passivi. Anci aveva chiesto al Ministero di annullare tutta la procedura, ripensarla, andando a scegliere i progetti nel merito, premiando le urgenze vere e non chi fa più debiti, ma anche di individuare specifiche risorse per ciascuna regione. “È grave non essere stati ascoltati – prosegue il presidente Sciulli – I Comuni si sentono ancora una volta presi in giro. Avevamo chiesto al Ministero dell’Interno, Direzione Centrale della Finanza Locale, di rivedere bando e criteri. Invece, dopo una prima volta, c’è una reiterazione. Ed è molto molto grave. Ci sono le risorse, ma non si premiano i progetti che veramente servono. Anzi, si dà ai Comuni una medaglia per aver sforato in passato i limiti e aver mal gestito i conti”.

Molti Comuni hanno già comunicato all’Anci che rinunceranno a partecipare. Perciò, insistono dall’associazione, “la soluzione è una sola, non pubblicare il bando in Gazzetta ufficiale e rivedere tutto il sistema. 300milioni di euro non sono noccioline. E Anci Molise, da sempre capace di rappresentare territori fragili, necessitari di manutenzione e interventi per la mitigazione del rischio, torna a chiedere ai Ministeri buonsenso, sussidiarietà, vicinanza ai problemi delle istituzioni”.

commenta