Cronache

Evento con star di Youtube, genitori avvelenati: “Incubo”. I manager: “Polemiche inutili”

L’evento in un locale di Campomarino che ha visto la partecipazione di due star dei video di Youtube - Sofì e Luì - è stato raccontato con amarezza e rabbia dai genitori dei bimbi che hanno partecipato. «Sotto al caldo e senza riparo, con il cattivo odore della fogna e con delle persone maleducate». Diversa e opposta la replica degli organizzatori e del manager: «Su 1600 persone solo una trentina hanno manifestato le loro rimostranze, ci può stare ma i bambini sono usciti da lì felici per aver incontrato i loro idoli».

Pareri contrastanti per l’evento andato in scena domenica 10 giugno che ha richiamato più di mille persone in un locale di Campomarino dove sono stati ospiti le star di Youtube Sofì e Luì, due giovani divenuti famosi negli ultimi tempi soprattutto tra i bambini per i loro filmati divertenti in cui raccontano gli scherzi reciproci con cui hanno raccolto due milioni di visualizzazioni in pochissimo tempo.

Sono gli stessi genitori a raccontare come qualcosa durante l’evento non sia andato per il verso giusto. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri e la Guardia di Finanza nel corso del pomeriggio, per merce ritenuta inizialmente contraffatta. Gli uomini dell’Arma di Campomarino hanno raggiunto la zona dove si trova il locale perchè chiamati da alcuni presenti per controllare maglie e sciarpe venduti all’esterno dell’attività che ha ospitato l’evento, ma come confermato anche dai responsabili dell’Arma «non risultano sequestri anche perchè a differenza dei concerti non espongono nulla».

E sullo stesso argomento anche il proprietario del ristorante conferma che «erano all’esterno a vendere i loro gadget – sottolinea durante la telefonata con Primonumero per la sua versione dei fatti dopo i numerosi messaggi negativi postati sulla pagina facebook – le Fiamme Gialle hanno accertato che avessero la licenza per la vendita ma non sapevano spiegare la provenienza».

Secondo i genitori dei bambini che hanno partecipato al firma copie e all’incontro con i due Youtuber per fare la foto, il pomeriggio non è stato per nulla divertente, come ribadiscono anche sulle pagine facebook dell’evento dove si registrano commenti negativi e pochi positivi. «L’apertura dei cancelli era alle 11 – racconta una mamma il giorno dopo con l’amarezza nella voce – ma per fortuna io ho accompagnato mio figlio alle 14.15. Dico per fortuna perchè l’area dove si è svolto l’evento era ampia, c’era il palco per gli ospiti ma noi eravamo sotto al sole, chi aveva portato un ombrello lo ha aperto per ripararsi, ma gli altri hanno sofferto per diverse ore, visto che i due ospiti sono arrivati alle 15.45, hanno cantato tre canzoni e hanno concluso lo spettacolo dopo 15 minuti dall’arrivo. Vergognoso – aggiunge – non hanno detto una parola, raccontato nulla o fatto una battuta. Eppure i bambini li attendevano, erano felicissimi di incontrarli e li acclamavano. C’era qualche zona d’ombra al fresco, ma c’era pure un cattivo odore proveniente dalle fogne».

A questo proposito, il commento degli organizzatori è il seguente: «Abbiamo predisposto 600 posti a sedere in una zona d’ombra – racconta – poi se vogliono stare sotto al palco per vedere tutto e non perdere le prime file non è colpa nostra. Si tratta solo di poche critiche, una trentina postate su facebook sulle 1600 persone presenti».

«Oltre al cattivo odore – insiste chi era lì – fuoriusciva una melma orribile. Abbiamo pagato 15 euro a persona, era il prezzo per l’ingresso dei bambini e pure per gli accompagnatori. C’erano genitori e nonni che si sono sentiti male, hanno richiesto più volte un medico e l’acqua che in questo caso è stata fornita. C’erano solo due volontari sanitari e una ambulanza, mentre erano solo due le persone che controllavano ed erano anche maleducate visto che in più di una occasione non hanno avuto nessun tipo di rispetto per i bambini, li hanno trattati malissimo fino a farli piangere. Un dolore per noi genitori».

E qui il riferimento è al momento successivo all’esibizione sul palco, quando i due ragazzi hanno iniziato a fare le foto e gli autografi ai più piccoli. «Una fila disorganizzata, gente che si infilava nelle transenne per passare davanti, spintoni, e poi se si chiedevi di far rispettare l’ordine a chi doveva mantenerlo, la risposta erano insulti come “andate a casa”. Hanno rifiutato di firmare i disegni dei bambini, firmavano solo le magliette vendute sul posto a 25 euro e le sciarpe a 15. Una spesa eccessiva sinceramente – aggiunge un’altra mamma che descrive anche su facebook il pomeriggio – mio figlio ha chiesto più di una volta di ricevere l’autografo sul suo disegno ma gli è stato negato con un secco “no”, ci è rimasto malissimo, l’ho visto quasi in lacrime come tanti altri. I due youtuber sono seguiti dai bambini, i bambini sono coloro che li hanno resi quello che sono e dovrebbero avere maggiore rispetto per loro e ringraziarli. Quello che mi ha fatto rabbrividire – rivela ancora una mamma – è che uno degli organizzatori sul palco ha annunciato la fila per foto e autografi, poi si è rivolto ad una ragazzina disabile e le ha detto: “non muoverti, aspetta e alla fine di tutto avrai la foto”, ma perchè non potevano scendere loro e farle fare la foto subito? era da ore sotto al sole ad aspettare loro e doveva ancora aspettare. Inaccettabile. Noi invece la foto l’abbiamo dovuta fare in un gruppo di 10 persone, perchè non volevano far fare le foto singole o tra fratelli, ma per andare più veloce hanno scelto di raggrupparci».

Anche su questo aspetto gli organizzatori e il manager che segue i due artisti per gli incontri con i fan in tutta Italia hanno espresso la loro versione. «Si tratta di un incontro con i due artisti e un firma copie, non sono attori, non sono cantanti e quindi non hanno uno spettacolo da portare in scena. E’ normale che non sia andato bene a qualcuno, ma qui sono venute persone da dodici regioni d’Italia per l’evento e su milleseicento persone solo una trentina hanno manifestato apertamente le loro polemiche – continua il manager – le maglie non costavano 25, ma 20 euro e non potevamo fare le foto singolarmente visto che erano tanti. I genitori sono stati più di una volta maleducati, visto che qualcuno superava le transenne, ma non ci possiamo mettere a fare da pacieri a chi litiga».

«Pare – racconta una mamma in conclusione – che questo evento si ripeterà a settembre. Non consiglierò a nessuno di partecipare in quelle condizioni e a quel prezzo».

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