Economia & Lavoro

Protesta Coopter, 40 lavoratori in sciopero: “Vogliamo paga regolare e più sicurezza”

I dipendenti della Coopter, società che gestisce i servizi per l’azienda Itt dove si producono pasticche per i freni delle auto e si occupa della finitura, della logistica, dell’inscatolamento e del controllo qualità, hanno incrociato le braccia davanti agli stabilimenti in via Alessandro Volta al nucleo industriale di Termoli. «Chiediamo di essere ascoltati dai vertici, di sederci al tavolo per risolvere una serie di problemi: ricevere gli stipendi entro il 15 di ogni mese, come indicato sul contratto, avere maggiori sicurezze che possano garantire anche la salute - affermano Maria Perugini dell’Rsa e Lidia De Benedettis della segreteria della UilTucs Molise -. Andremo avanti per tutta la giornata e se non ci saranno risposte proseguiremo con lo sciopero».

Alle 5.30 di stamattina, martedì 27 giugno, sono arrivati davanti al cancello dello stabilimento, in via Alessandro Volta come ogni giorno per il turno. Ma questa volta non sono entrati in fabbrica per cominciare a lavorare, si sono fermati davanti all’ingresso per iniziare lo sciopero annunciato qualche giorno fa e proclamato per chiedere interventi concreti da parte dei vertici aziendali.

I quaranta dipendenti della Coopter, società che gestisce dei servizi per conto dell’azienda del nucleo industriale di Termoli Itt, dove si producono pasticche per i freni delle auto e si occupa anche del controllo qualità, della logistica, della finitura e dell’inscatolamento, hanno incrociato le braccia per tutti e tre i turni di oggi per «chiedere all’azienda la puntualità nei pagamenti, stipendi entro il 15 del mese come indicato sul contratto – afferma Maria Perugini dell’Rsa e Lidia De Benedittis della segreteria Uil Tucs Molise – e non come accade spesso oltre il 24, oltre a maggiori sicurezze all’interno dello stabilimento, un esempio sono le luci sui macchinari che mancano e diventa difficile svolgere ogni lavoro».

«L’Itt è il nostro cliente – continuano le rappresentanti sindacali – da un anno e mezzo, chiediamo direttamente a loro di controllare le condizioni in cui lavorano i dipendenti della Coopter. C’è disinteresse per le condizioni e lo stato in cui si trovano ad operare, come organizzazioni sindacali abbiamo presentato tante istanze ma non siamo mai stati ascoltati».

«Nei bagni mancavano le porte e la luce – affermano i dipendenti al riparo dal caldo davanti all’azienda – abbiamo atteso un anno per averle, il controsoffitto si stacca e cade, ma ci hanno detto che è polistirolo e non fa male». Le richieste da portare al tavolo aziendale nel corso del confronto sono relative anche alla mensa «perché siamo 40 persone a lavorare qui, ma quando andiamo in pausa pranzo abbiamo solo un tavolo, qualche sedia e una panca, troppo pochi», aggiungono alcuni lavoratori.

Anche le condizioni climatiche all’interno dei capannoni che ospitano la fabbrica «non sono accettabili – continuano i lavoratori – temperature troppo basse in inverno, troppo alte in estate». Fino alle 6 di domani mattina, quindi per 24 ore, la protesta andrà avanti da parte degli operai che hanno interrotto la produzione.

«Speriamo di essere convocati dall’azienda ad un tavolo per definire i punti fondamentali per cui è nato lo sciopero: la sicurezza e la salute all’interno degli stabilimenti per tutti i lavoratori», concludono i rappresentanti sindacali. (Elb)

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