Cronache

Lo sport, la passione di Antonio: lutto cittadino per i suoi funerali. Polizia indaga sulla tragedia

Non ci sarà autopsia sul corpo del 29enne di Petacciato, morto tra sabato e domenica nello schianto terribile in tangenziale. I funerali sono stati fissati per il pomeriggio di lunedì nella chiesa di San Rocco di Petacciato, dove il sindaco ha anche proclamato il lutto cittadino. Intanto la Polizia cerca di ricostruire l’accaduto: forse un colpo di sonno la causa dello schianto contro il furgone, il cui conducente si trova in Ortopedia ma non corre pericolo di vita. La morte di Antonio getta nel dolore la comunità di Petacciato, che piange uno dei suoi ragazzi e un appassionato sportivo.

Aveva una passione per la moto e anche per lo sport Antonio Bombini, il 29enne di Petacciato morto nell’impatto tra la sua auto, un’Alfa 147, e un furgone. Una tragedia che si è consumata sulla Tangenziale di Termoli nella notte tra sabato e domenica all’altezza del quartiere Porticone.
Non è necessaria l’autopsia, come ha deciso il magistrato, e il corpo è stato riconsegnato alla famiglia ancora sotto choc.

I funerali saranno celebrati domani pomeriggio, lunedì 13 febbraio, alle 16 nella chiesa di San Rocco a Petacciato. Qui, nel Comune dove la famiglia Bombini si era trasferita una quindicina di anni fa, dove vivono la sorella, il cognato e i nipotini, il sindaco Gabriele Lapalombara ha proclamato il lutto cittadino. Lunedì saranno chiuse le attività commerciali ed esposte le bandiere a mezz’asta in segno di lutto.
Un lutto che riguarda l’intero paese, che piange un suo figlio, un ragazzo appassionato di sport e con tanti interessi, operaio della Fiat di Termoli e dedito, nel tempo libero, alle attività sportive. Amava lo sport in generale e quando non lavorava in fabbrica, si dedicava all’attività fisica e anche ai giovani.
Con la bici, nella squadra Pedale Petacciatese e anche con i ragazzi che allenava in palestra. Ma lo sport non finiva qui, perchè tra i tanti impegni c’era anche quello della pallavolo, era infatti uno degli atleti della squadra nata da poco nel paese dove abitava da diversi anni con i genitori. Bici, pallavolo e anche il kung fu, era stato infatti un atleta e aveva anche ottenuto la cintura marrone. Un risveglio di dolore per la sua famiglia, per i colleghi e anche per i tanti amici, per i suoi compagni di squadra e per il paese intero che spesso lo vedeva in giro, anche in sella alla sua moto.

Intanto la Polizia sta concludendo l’indagine sulla dinamica del tragico schianto frontale, durante il quale è rimasto ferito in maniera grave anche il conducente del furgone, un trentenne di Vasto. Il giovane è stato estratto dai Vigili del Fuoco e trasferito in ospedale, al San Timoteo. Ricoverato in Ortopedia, ha numerose fratture e dovrà essere operato. Si ipotizza un colpo di sonno all’origine dell’incidente, avvenuto alle 4 e 30 tra sabato e domenica su un tratto di strada dove si viaggia, solitamente, a velocità elevata.

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