L'evento

Moda, cibo e arte: l’identità territoriale molisana in una mostra

Grandi apprezzamenti per la manifestazione “TipicaMente Molisani”, di scena ieri (venerdì 24 giugno) nella “Casa della Cultura” di Campodipietra: “La nostra terra ha bisogno dei suoi talenti”

La forza dell’innovazione, il fuoco della tradizione. Moda, arte e cultura enogastronomica: un triplice vincolo capace di disegnare orizzonti preziosi di crescita, per questa terra – il Molise – e per i suoi talenti. È sulla scia di queste considerazioni che è andata di scena ieri – nei locali della Casa della Cultura, a Campodipietra – la mostra “TipicaMente Molisani”: una rassegna tra settori diversi (fashion – food – art) con un’anima nobile in comune: l’identità territoriale. 

Oltre le tendenze passeggere, la moda rappresenta infatti una sorta di “contatore antropologico”, capace di segnare e tracciare le tappe della storia, dell’economia e dei costumi umani attraverso le epoche; epoche durante le quali, anche nella nostra regione, le tradizioni e le artigianalità tipiche hanno trovato espressione e compimento. 

L’iniziativa, realizzata dall’Istituto Comprensivo “Madre Teresa di Calcutta”, si è snodata attraverso una serie di uscite didattiche, approfondimenti tematici, visite culturali e shooting fotografici. I giovanissimi alunni hanno inoltre avuto modo di cimentarsi con la realizzazione di un corto e con la definizione cromatica dei bozzetti in cad.

A parlare più dettagliatamente dell’appuntamento e delle sue diverse componenti è stata il direttore artistico della mostra, Annalisa Ricciardi. 

Com’è nata l’idea di lavorare ad un progetto cosi significativo? 

Ho voluto sponsorizzare la mia terra attraverso i miei studi e le mie conoscenze in più ambiti. Sotto l’egregia direzione della Dirigente Scolastica, Gabriella Giacon, e grazie anche al mio team di lavoro, ho cercato di inserire la moda nell’artigianato locale e di proiettarla in ambienti nuovi che non sempre fanno parte solo delle passerelle“.

Quale percorso concettuale avete scelto per dare coerenza a due mondi – quello della moda è quello del cibo, appunto – apparentemente così distanti? 

Un percorso del tutto inedito e innovativo: partendo dal Tratturo di Campodipietra, passando per i tartufi di Busso e finendo con la Tintilia di Baranello. Tutto questo unito ai bozzetti in Cad che attraverso forme e colori hanno rappresentato quelle determinate realtà. L’estro creativo dei ragazzi, ha dato vita ad una collezione che ha ‘colori’ e ‘sapori’ del nostro sconosciuto ma bel Molise. La capsule collection, Instacampo, ha avuto l’appoggio delle aziende molisane che hanno collaborato al progetto”.

Iniziative come queste sono sempre importanti se si sceglie di puntare sul criterio-guida dell’identità culturale e territoriale. Ritieni siano progetti replicabili anche in futuro? 

Si, me lo auguro! Spero anche, che siano portati avanti con un work in progress a livello nazionale e non solo molisano. Il Molise ha bisogno di talenti che lo facciano conoscere in tutta Italia, perché il Molise esiste eccome”.

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