Campobasso

Impennata di casi in città (+60): è un quarto dei contagi di tutta la regione. Gravina: “Massima attenzione”

Nella settimana che va dal 12 al 18 aprile, sono state riscontrate 60 infezioni da nuovo coronavirus in città che fanno salire il totale degli attuali positivi a 132: probabilmente sono gli effetti delle vacanze pasquali. Ecco perchè, a sette giorni dalle riaperture, Roberto Gravina chiede alla comunità di non abbassare la guardia: "Non peggioriamo la situazione"

Difficile dire se Campobasso stia pagando il prezzo di qualche disattenzione o inosservanza alle regole imposte durante le festività pasquali. Ad ogni modo il capoluogo molisano registra un’impennata di positivi che contrasta con il generale miglioramento della situazione epidemiologica nella nostra regione dove sono diminuiti i decessi e i ricoveri di malati covid all’ospedale ‘Cardarelli’, altro motivo di preoccupazione per le autorità locali.

In città, nella settimana che va dal 12 al 18 aprile, sono state riscontrate 60 infezioni da nuovo coronavirus in città che fanno salire il totale degli attuali positivi a 132. Un dato mitigato per fortuna dalle 35 guarigioni accertate con il doppio tampone molecolare e che rendono la situazione un po’ meno critica.

Anche perchè la settimana appena trascorsa è stata quasi un banco di prova non solo perchè ha fatto seguito alle festività pasquali, ma anche per il ritorno in presenza in classe che ha comportato l’impiego dei mezzi pubblici da parte di un numero maggiore di utenti (gli studenti in primis).

I numeri sulla crescita dei contagi vengono confermati dal sindaco Roberto Gravina nel consueto monitoraggio del lunedì mattina e al termine delle verifiche svolte dall’amministrazione comunale attraverso contatti diretti e quotidiani con i responsabili del laboratorio analisi dell’Asrem.

“Nella settimana dal 12 al 18 aprile – spiega Gravina – abbiamo avuto comunicazione dall’Asrem, attraverso i bollettini quotidiani, di un incremento dei casi in città. In totale, in questi ultimi sette giorni, sono state 60 le persone risultate positive al Covid19, mentre abbiamo avuto in città altri 35 cittadini finalmente guariti dal virus.

Dopo i 3 positivi e 10 guariti a Campobasso di cui ha dato notizia Asrem domenica 18 aprile, il numero totale di cittadini positivi nella nostra città è di 132″.

Numeri poco confortanti se si pensa che dal 26 aprile le riaperture consentite dal Governo Draghi nelle regioni ‘gialle’ (in cui il Molise dovrebbe rientrare) potrebbero favorire una maggiore circolazione di persone: si potrà tornare a bere un drink al bar o cenare al ristorante, ma entro le 22 bisognerà rientrare a casa. Ed è facile che in queste condizioni ci sia anche una maggiore propagazione del virus, soprattutto nel caso in cui non dovessero essere osservate le principali regole: indossare la mascherina per coprire naso e bocca (purtroppo un’abitudine che stenta a radicarsi anche tra i campobassani) e osservare la distanza di sicurezza, ad esempio.

“L’incremento del numero dei positivi in queste ultime settimane è tenuto in osservazione costante in modo congiunto dalla nostra Amministrazione e dall’Azienda Sanitaria”, osserva sempre il sindaco.

Ecco perchè ci aspetta un’altra settimana decisiva, nella quale occorrerà cercare di arginare i contagi per evitare il peggio quando cesserà una parte delle restrizioni.

In quest’ottica, il primo cittadino chiede ai campobassani maggiore attenzione e più responsabilità: “In vista delle riaperture che si prospettano da parte del Governo per le prossime settimane, è necessario che vi sia la stessa medesima attenzione che la città intera ha saputo dimostrare nei mesi e nelle settimane precedenti. La maggiore circolazione generale non può diventare un alibi per abbassare la guardia e del resto, pur comprendendo la voglia di tornare alla normalità, tutti, dopo più di un anno, sanno quali sono i comportamenti giusti da tenere in ogni settore per evitare sviluppi peggiorativi della situazione”.

Non si sa se tali parole costituiscono il preludio a ulteriori misure che saranno stabilite dallo stesso sindaco.