Gestione incomprensibile

“Voi di Termoli dovete andare a Frosolone”. Vaccino, anziani trattati come pacchi postali. E molti rinunciano

A molti pazienti del Basso Molise viene indicata una sede a oltre 80 km di distanza. Per i piccoli paesi non si è pensato a collegamenti né a raggruppare i comuni ma tanti ultraottantenni non sanno come viaggiare

Novantenni di Campomarino sballottati fino a Frosolone. Anziani di Castelmauro costretti a viaggiare verso Trivento. Sembra uno scherzo ma purtroppo è la verità. La fase due della campagna vaccinale contro il covid-19 in Molise inizia con il piede sbagliato.

Da oggi infatti è partita la campagna di vaccinazione per gli over 80 che si sono regolarmente prenotati tramite il sito o il call center messi a disposizione dalla Regione Molise. Da stamane le prime dosi somministrate in 8 diversi punti vaccinali mentre domani ne verranno attivati altri quattro.

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Tuttavia l’anomalia è evidente perché innanzitutto i soli 12 punti esistenti non riescono certamente a soddisfare le esigenze della popolazione anziana e quindi meno portata a spostarsi, soprattutto nei paesi piccoli e spopolati dell’entroterra molisano.

Lo segnala in particolare il sindaco di Civitacampomarano Paolo Manuele in una lettera indirizzata oggi al commissario ad acta per la sanità molisana Angelo Giustini e al direttore generale della Asrem Oreste Florenzano, nonché al presidente Toma e al Prefetto di Campobasso.

“Ad oggi – rimarca Manuele – al sindaco quale autorità sanitaria locale ed autorità di protezione civile non è giunta alcuna ufficiale comunicazione sulla campagna di vaccinazione e soprattutto non è stata data alcuna informazione che permetta di supportare adeguatamente la popolazione ultraottantenne interessata dalla campagna vaccinale”.

Manuele ricorda come “al presidente Toma era stata illustrata l’ipotesi di fare i vaccini in ogni comune oppure raggruppando comuni contermini con l’opzione del domicilio per persone allettate. Ciò che oggi emerge, e non si sa per quale ragione, è che si è andati per gran parte nella direzione opposta”.

Il primo cittadino entra quindi nello specifico. “L’anziano di Civitacampomarano, almeno da quanto mi hanno riferito, dovrebbe andare a Larino. Chi è solo come ci va? Non c’è trasporto pubblico locale, gli unici mezzi collegano per Campobasso e Termoli, comunque con orari proibitivi per persone anziane”.

Ma quello messo in risalto dal sindaco Paolo Manuele è soltanto uno degli esempi. Per restare nelle vicinanze del suo paese, ai cittadini di Castelmauro, comune dotato per altro di una Casa della salute che non è stata scelta per le somministrazioni, viene indicata la sede di Trivento per andare a fare il vaccino.

Ancora più assurdo quello che viene comunicato a pazienti di Termoli e di Campomarino. A diversi anziani è stata indicata come sede quella di Frosolone. “Ho due genitori, rispettivamente di 95 e 89 anni, regolarmente inseriti nel piano di vaccinazione anti covid – scrive un lettore residente a Termoli -. Siamo stati contattati ieri 19 febbraio in quanto sono stati fissati la data e la sede per la vaccinazione. Dobbiamo a recarci a Frosolone domenica 21 febbraio. Tutto questo è assurdo è vergognoso e pare che non siamo i soli”.

Lo sfogo infatti è soltanto uno dei tanti, da parte di cittadini che si sentono presi in giro. Non si riesce a trovare una sola ragione logica per cui un cittadino residente a Campomarino debba sorbirsi 85 km in gran parte sulla Bifernina per raggiungere Frosolone, chiaramente in auto non esistendo collegamenti con i mezzi pubblici tra Campomarino e Frosolone. Vuol dire fare oltre un’ora in macchina all’andata e altrettanto al ritorno per persone che hanno un’età avanzata e nella maggior parte dei casi delle patologie pregresse, quindi spostamenti così faticosi sarebbero da evitare assolutamente.

Inoltre qualche utente allettato che aveva richiesto la somministrazione domiciliare all’atto della prenotazione ha ricevuto un avviso per presentarsi in ospedale.

Ma evidentemente all’azienda sanitaria tutto questo non è stato considerato e per l’ennesima volta si assiste a scelte che palesano disorganizzazione, improvvisazione e incompetenza.

C’è poi l’aggravante, e appare davvero incredibile come questo elemento non sia stato valutato, che Termoli e Campomarino sono zona rossa. Far spostare a 80 chilometri anziani già fragili, con i rispettivi accompagnatori, mette in una condizione di oggettivo pericolo anche gli altri. Come è possibile che non sia stato valutato un elemento del genere nel momento in cui sulla carta, chiaramente senza una conoscenza nemmeno geografica del territorio, è stato deciso una ripartizione simile per il vaccino da somministrare agli over 80 è davvero un mistero incomprensibile.

Sono tanti gli anziani intenzionati a rinunciare perché impossibilitati a fare un viaggio così lungo. In pratica la campagna vaccinale per gli ultraottantenni inizia andando nella direzione opposta rispetto all’obiettivo dell’immunità nel più breve tempo possibile.

Tuttavia, in seguito al nostro articolo, il direttore generale dell’Asrem Oreste Florenzano ha puntualizzato che “nella piattaforma predisposta dalla Regione c’era la possibilità di inserire residenza e domicilio. Se purtroppo viene indicata una residenza sbagliata, nel momento in cui estraiamo i dati abbiamo una residenza diversa. Noi non mandiamo gli anziani di Termoli a fare il vaccino a Frosolone perchè a Termoli è attivo il punto vaccinale e oggi sono stati somministrati un numero elevatissimo di vaccini”.

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