Termoli

Com’è crudele la vita. In ricordo di Savino Grieco “uomo tutto casa, lavoro e famiglia”

La tragedia di via De Sanctis, nella quale ha perso la vita il 64enne imprenditore Savino Grieco travolto da un cancello, nelle parole commosse e sentite di un amico termolese. Basso Caruso, che ha voluto condividere coi lettori di Primonumero le sue emozioni e i ricordi

Com’è crudele la morte! Noi immaginiamo, o vorremmo, che una improbabile giustizia divina chiami in cielo prima i cattivi e poi i buoni, prima i vecchi e poi i giovani, prima gli assassini, i ladri, i malavitosi e poi gli onesti ma così non è.

Il 12 ottobre in via De Sanctis, verso mezzogiorno si è verificata una ulteriore ingiustizia. Un tragico incidente ha tolto la vita a Savino Grieco che mentre faceva manutenzione ad un pesante cancello di entrata della propria attività, Gri.Dero, per pura fatalità è uscito dai binari di sostegno schiacciando il povero Savino che è morto all’istante.

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Immagino il dolore e lo sgomento che prova la sua compagna di una vita la moglie Concetta De Rosa a cui va tutto il mio affetto. Una coppia perfetta, un amore che nessuno ha mai potuto contrastare, una vita insieme nel lavoro e nella famiglia. Non hanno avuto figli riversando sui nipoti ogni attenzione e affetto, e che ora piangono per la perdita del loro zio papà.

Ricordo il ritorno a Termoli, circa alla fine degli anni 80. Dopo aver passato i primi anni della loro unione al nord lavorando e studiando sono tornati e hanno messo su una innovativa azienda occupandosi di dati sensibili, micro chip e sistemi computerizzati di grande importanza e utilità per le aziende e Amministrazioni pubbliche riscuotendo grande successo e consensi.

Una bellissima abitazione verso il Sinarca sul tratturo immersa nella natura e una vita semplice, tutta casa, famiglia e lavoro. Una cerimonia privata e la cremazione come Savino desiderava è l’atto finale di una esistenza intensa ma breve.

Condivido il dolore di Concetta, Lina e Antonello De Rosa e degli zii Nicola e Onorina Evangelista, dei cugini Giuseppe, Anna Maria e Gabriella. Mi piace pensare che il cugino preferito Tony il poeta scomparso qualche anno fa lo accolga sorridendo con uno dei suoi libricini in mano e lo accompagni in mano e in mano e lo accompagni nei vicoli misteriosi dell’aldilà.

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