Un corteo di macchine partito dalla questura di Via Tiberio oggi alle prime ore del mattino. Non ci sono arresti da eseguire né operazioni di polizia da definire, l’obiettivo è un abbraccio corale, un omaggio di tutte le forze dell’ordine della provincia agli operatori sanitari impegnati nella trincea dell’ospedale Cardarelli e di tutti gli ospedali della regione.
Arrivano a sirene spente, ma con le luci accese delle auto di servizio, per salutare medici, infermieri, personale Oss, tutti coloro che sono impegnati a salvare vite in questa lotta senza tempo contro il Coronavirus. Quindi un saluto di vicinanza ai pazienti e a chi li assiste con straordinario coraggio e dedizione.
In corteo sul piazzale: carabinieri, poliziotti, agenti della municipale, uomini dei vigili del Fuoco e delle fiamme gialle. La pelle si accappona, e non per il freddo, quando tutti, in fila, al fianco delle auto di servizio come in una cerimonia solenne, questi uomini e donne in uniforme, obbediscono con slancio ed emozione al comando del dirigente della Polstrada, Marco Graziano: “Reparto, attenti. Reparto, saluto”.
La mano alla visiera, le luci dei lampeggianti che illuminano il grigio di questa fredda giornata e accendono i cuori dei medici usciti dai reparti, degli infermieri, del direttore sanitario, di quello generale, di chi è rimasto dietro alle finestre. Una lunga pausa di silenzio che tira fuori le lacrime e, poco dopo, un lunghissimo applauso di incitamento e apprezzamento, chiuso dalle parole del questore: “Buon lavoro”.
Tutti insieme, anche questi altri eroi che ugualmente ogni giorno ad ogni ora, anche loro, sono lungo le strade per garantire quell’indispensabile rispetto delle regole utile a frenare il contagio. Ma hanno voluto – in questo modo – dare coraggio a chi invece lotta contro il Covid ‘faccia a faccia’, a chi col virus ha a che fare “respirandolo” nella sofferenza dei pazienti e nella paura di chi teme il peggio.
“Onore a queste persone rinchiuse negli ospedali e impegnate in prima linea in una brutta guerra” commentano gli uomini in uniforme mentre lasciano il piazzale del Cardarelli. Onore anche a voi – aggiungiamo noi – che avete riscaldato l’anima e il cuore.