Termoli

Fiat, a giorni la ‘morte’ del Fire. Operai in tensione: “Troppa incertezza, navighiamo a vista”

I dipendenti della Fca di Termoli ad oggi non sanno ancora a chi di loro spetterà il contratto di solidarietà e con quali modalità. C'è un clima di incertezza e tensione. "Non sappiamo che turni faremo la settimana prossima"

Ci siamo quasi. I termini previsti dalla dirigenza Fiat di Termoli per la chiusura del reparto 8 valvole per dare inizio ai lavori di smantellamento delle vecchie linee di montaggio e assemblaggio delle nuove sono arrivati. Sono anzi passati. Eppure, nonostante i vertici aziendali avessero indicato il 27 gennaio come data di inizio dei lavori, ad oggi – 30 gennaio –  non ci sono novità.

Tranne una, di poche ore fa. Agli operai è stato comunicato che al reparto 8 valvole si lavorerà fino a mercoledì 5 febbraio, mentre il giovedì e venerdì successivi le linee verranno svuotate per far posto alle nuove. Ma il tanto atteso calendario personalizzato per ogni lavoratore non è stato ancora consegnato. Questo significa che “non sappiamo cosa succederà la settimana successiva”, afferma un operaio che, come i suoi colleghi, naviga a vista.

Si continua fino ad ora ancora a lavorare a pieno ritmo e i dipendenti dello stabilimento iniziano a chiedersi cosa stia accadendo. Nessuna data certa, nessuna rassicurazione sui prossimi mesi, nessuna garanzia. O meglio, le garanzie ci sarebbero pure se non fosse che le sigle sindacali da qualche giorno forniscono versioni diverse riguardo la sorte dello stabilimento di Termoli.

Al momento l’unica sicurezza è che 1600 lavoratori saranno interessati dal contratto di solidarietà fino al 2 agosto, almeno. Durante questo periodo i dipendenti alterneranno giornate di lavoro a giornate di cassaintegrazione facendo riferimento al calendario personalizzato che già sarebbe dovuto essere stato consegnato ai dipendenti. Ma così – come detto – non è stato.

A tutti – hanno promesso i vertici aziendali – sarà garantito un minimo di giornate lavorative mensili tali da poter conseguire il raggiungimento del rateo, ovvero la maturazione di ferie, permessi e tredicesima. Almeno questo è lo scenario auspicabile. Ma i tempi paiono prolungarsi sempre più e i dipendenti non hanno ancora chiara la situazione dei prossimi giorni.

Molti operai del reparto 8 valvole – quello che produce motori in via di dismissione – si domandano dove lavoreranno la prossima settimana e nelle successive, che turno faranno e quali giorni resteranno a casa. Le sigle sindacali continuano a non dare alcuna certezza, forniscono informazioni discordanti e contraddittorie. I vertici aziendali si pronunciano col contagocce.

Come se non bastasse lunedì scorso si è tenuta l’assemblea dei lavoratori richiesta dalla FIOM (uno dei sindacati non firmatari del contratto di lavoro e dunque privo di potere decisionale) durante le quale i dipendenti hanno avuto modo vedersi prospettato uno scenario ancora più drastico. Pare che all’orizzonte ci sia un periodo di grande crisi e che dei 1600 lavoratori interessati dal contratto di solidarietà 800 siano in esubero. Il 50% dei dipendenti dunque, secondo la FIOM e la USB (altra sigla non firmataria) rischia di non rientrate in azienda al termine dei lavori.

La situazione in FCA rimane delicata e incerta. I dipendenti operai esigono risposte chiare ed esaurienti per poter affrontare al meglio i prossimi mesi, che pendono come una spada di Damocle sulla loro testa. Ci si augura che nei prossimi giorni possano arrivare le certezze tanto attese e che venga garantito il lavoro a tutti i dipendenti. Ma di certezze finora non ve n’è alcuna.

leggi anche
Termoli
Fiat, parte lo smantellamento di metà azienda per l’ibrido. Tanti vanno via, per molti lavoro dimezzato
Termoli
Fiat, contratti di solidarietà per 1700 lavoratori. Il “tunnel” prima del rilancio con l’ibrido