Basso molise

30 nuovi posti di lavoro e investimento da 20mln: ecco il progetto di Aia per l’incubatoio di Larino

Una delegazione dei vertici del Gruppo Veronesi ha incontrato oggi a Palazzo Vitale il Governatore Toma e il sindaco Puchetti. Presentato il progetto di un incubatoio che insisterà su un'area di 6 ettari alle Piane di Larino. Posti di lavoro e boccata d'ossigeno per l'economia del territorio

Il progetto dell’incubatoio alle Piane di Larino, investimento del Gruppo Veronesi da oltre venti milioni di euro, è stato illustrato oggi (28 ottobre) a Palazzo Vitale a Campobasso. All’incontro con una delegazione dei vertici del Gruppo erano presenti il presidente della Regione Molise, Donato Toma, e il primo cittadino del Comune frentano, Giuseppe Puchetti.

Un momento importante che suggella un’opportunità occupazionale di cui il Molise ha fin troppo bisogno, specie dopo la crisi della Gam di Bojano (dove è attivo il solo incubatoio, in cui sono impiegate circa 20 persone) di Bojano e la chiusura dello Zuccherificio.

L’incubatoio Aia si svilupperà su un’area di sei ettari in territorio di Larino, come già anticipato da Primonumero.it, si farà e si prevedono ricadute economiche e lavorative importanti per il territorio.

Un’operazione, come evidenziato dall’azienda, che consentirà a Veronesi – il più grande produttore industriale di uova in Italia, con un fatturato da quasi 3 miliardi di euro e circa 7mila dipendenti – di continuare a potenziare la propria filiera nel Centro-Sud. La nostra regione è stata infatti pensata come strategica, per posizione geografica, per poter smistare meglio e più velocemente un grosso quantitativo di pulcini negli allevamenti del Sud Italia. Pare infatti che in Molise dovrebbero essere prodotti oltre un milione di pulcini a settimana da inviare in Puglia.

L’investimento strategico, tra l’altro, rafforzerà ulteriormente la presenza in Molise, dove il Gruppo è già attivo da oltre dieci anni, con il sessanta per cento degli allevamenti della rete Sud.

Secondo quanto prospettato dai vertici aziendali, nel nuovo sito si prevede, a regime, l’impiego di un numero tra venti e trenta unità lavorative, cui vanno aggiunte le prestazioni di tecnici, veterinari, allevatori. Insomma, una boccata d’ossigeno notevole per il territorio del Basso Molise.

Non appena saranno disponibili, il Gruppo comunicherà ufficialmente le posizioni aperte e come candidarsi. Al di là dei ‘fortunati’ che otterranno l’impiego, va considerato un significativo indotto che coinvolgerà anche i servizi, la manutenzione e la logistica, elementi che sono alla base degli standard di qualità della filiera alimentare.

Si stima che i lavori possano essere completati entro la fine del 2020. Il sito sarà fornito delle più avanzate soluzioni tecnologiche, in grado di garantire altissimi livelli di tracciabilità e biosicurezza. L’incubatoio sarà inoltre dotato di un impianto fotovoltaico che coprirà parte dell’energia necessaria al suo funzionamento, oltre a  un sistema di isolamento termico ad alte prestazioni per coniugare l’aumento dell’efficienza con la riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale.

Soddisfazione da parte del presidente della Regione oltre che dal sindaco Puchetti, che si auspicano che il progetto, che coniuga innovazione e rispetto per l’ambiente, possa portare a ricadute positive sull’economia del territorio e sull’occupazione.

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