
Tra qualche giorno apre a Campobasso la prima comunità educativa per donne sole vittime di violenza e i loro bambini. Con un approccio laico e in un luogo protetto a pochi chilometri dalla città il centro ospiterà madri e gestanti vulnerabili fino a un massimo di due anni così da non doverle più mandare in strutture fuori regione. La retta sarà a carico del Comune di residenza delle ospiti. L'idea è di alcuni ex dipendenti dei centri di accoglienza che hanno fondato una cooperativa dopo che il decreto sicurezza ha messo a rischio il loro lavoro.
Si chiama MeCi, migranti e comunità inclusive, ed è il progetto pilota che verrà sperimentato a Larino con gli ospiti del locale Sprar. Un'app per l'integrazione, creata assieme all'Università degli Studi del Molise, e che si candida a divenire uno strumento importante per la città tutta.