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Teatro a mille metri, la stagione agostana di Pietrabbondante

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Al Teatro Sannitico di Pietrabbondante di scena la stagione teatrale denominato ‘Teatro a mille metri’. Quattro appuntamenti con grandi classici, dal 1 al 12 agosto, per la 46° stagione teatrale nel gioiello sannitico dell’Alto Molise.

“Dopo gli anni di pausa dovuti alla crisi pandemica la Fondazione Molise Cultura e la Regione Molise, in collaborazione con il Comune di Pietrabbondante, annunciano la 46^ stagione teatrale del “teatro a mille metri” d’altezza, con quattro spettacoli che intendono contribuire alla valorizzazione di questo unico e inestimabile patrimonio di storia e di cultura della nazione che si oppose a Roma”.

Si apre lunedì 1 agosto con inizio alle ore 19 con EPIDICUS “Epidico” una delle ultime commedie scritte da Tito Maccio Plauto che racchiude tutti gli ingredienti plautini e può quindi considerarsi un sunto del teatro di Plauto. Protagonista è Epidico, appunto, servus callidus, abile e astuto servitore, che ordisce trame continue per favorire gli incontri amorosi del suo giovane padrone. Questo susseguirsi d’inganni e situazioni paradossali, è il meccanismo che svela la trama, fatta, come è solito nella commedia, di innamoramenti e ripensamenti, di raggiri a danno del padrone e spiritose invenzioni a beneficio del servo. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con il Plautus Festival e Teatro della Città, per la regia di Cinzia Maccagnano: sul palco ci saranno i giovani attori del Laboratorio plautino di Sarsina.

Secondo appuntamento sabato 6 agosto (ore 19) con AGAMENNONE di Ghiannis Ritsos. Dopo i dieci anni della guerra di Troia, Agamennone torna a Micene dove trova sua moglie Clitennestra che intanto ha intessuto una relazione con Egisto e maturato un odio profondo nei suoi confronti per aver sacrificato sua figlia Ifigenia, tanto da predisporne l’assassinio. In scena con Massimo Venturiello un cast di attori selezionato nell’ambito di Officina Pasolini: Carlotta Procino, Carolina Sisto, Carmine Cacciola, Davide Montalbano, Francesco Nuzzi, Giacomo Rasetti, Marta Beggio e Claudia Muzi, quest’ultime due nel ruolo di assistenti alla regia. Partendo da questi fatti mitologici narrati da Eschilo, Ghiannis Ritsos, straordinario drammaturgo e poeta neoellenico del secolo scorso, torturato e perseguitato per le sue idee progressiste e rivoluzionarie, compie un lavoro di modernizzazione e umanizzazione mettendo in evidenza nuove prospettive nelle azioni dei protagonisti, portando alla luce elementi sconosciuti dei loro caratteri e disvelando la loro natura universale che non può prescindere da un discorso di protesta politica. Agamennone, nostro contemporaneo, la cui ben nota arroganza ha ora ceduto il passo a una dolente umanità, riflette sulle conseguenze della guerra, sull’ineluttabilità del destino, sul senso della Storia.

Martedì 9 agosto (ore 19) arriva il “FALSTAFF E LE ALLEGRE COMARI DI WINDSOR” di William Shakespeare con la versione e l’adattamento di Roberto Lerici. In questa versione del testo, che il grande drammaturgo curò nel 1988 per Mario Carotenuto, vedremo Falstaff interpretato da Edoardo Siravo, reduce dalla prima guerra mondiale, proiettato negli anni ’20. E lo vedremo riunire in se alcune delle pagine più belle del personaggio Falstaff presenti nelle due precedenti tragedie shakespeariane. Facendo acquisire al personaggio, accanto al lato dichiaratamente brillante, uno spessore, una profondità, un’umanità, che lo rende moderno e nostro contemporaneo. Un personaggio che riflette su un mondo comandato da un’idea di successo e bombardato da false notizie e false calunnie. Un’idea di mondo ancora drammaticamente attuale. Lo spettacolo, realizzato dal Teatro Belli di Antonio Salines, in coproduzione con la compagnia Mauri Sturno, ha debuttato a fine aprile in Umbria grazie alla collaborazione di Magazzini Artistici e dell’Associazione Laura e Morando Morandini.

Infine venerdì 12 agosto (ore 19) grande chiusura con RUDENS di Plauto per la regia di Giuseppe Argirò per una produzione targata Teatro nella Città. Questa commedia di Plauto sembra essere meno radicata nella tradizione di una comicità viscerale e, a tratti scabrosa, del drammaturgo di Sarsina, inserendosi invece in un percorso testuale unico che diminuisce i toni farseschi e privilegia i toni poetici. La vicenda sembra essere sospesa in una condizione fiabesca ed è ambientata sulle coste africane. Lo sfondo è il mare con tutto il suo mistero e il suo fascino; quel mare che sommerge e fa emergere, procura perdite e favorisce ritrovamenti. L’ambiente marino diventa la cornice ideale al dipanarsi dell’intreccio tipico della commedia nuova. La messa in scena del testo è affidata ad attori in grado di restituire i toni farseschi e rutilanti della vis comica plautina, arricchita dalla poesia insita nella drammaturgia dell’autore di Sarsina. Sergio Basile, Paolo Triestino e Luigi Mezzanotte disegnano una partitura moderna, viva, che recupera l’etica della giustizia, non tralasciando il divertimento e la leggerezza dei personaggi che animano questa fiaba moderna, questa storia senza tempo.

L’ingresso ai quattro spettacoli è gratuito con posto libero dalle ore 18,30, inizio spettacolo ore 19, per informazioni e prenotazioni 393 9317182

stagione teatrale pietrabbondante
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