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‘Il Costruttore Solness’ al Savoia

Evento Terminato

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Sabato 23 marzo alle ore 21 e domenica 24 marzo alle ore 18.30 al teatro Savoia di Campobasso va in scena “Il Costruttore Solness” dal celebre testo di Henrik Ibsen, uno spettacolo di Alessandro Serra interpretato da Umberto Orsini nei panni di Solness, Lucia Lavia è Hilde, Renata Palminiello è Aline, Pietro Micci è Dottor Herald, Chiara Degani è Kaja, Salvo Drago è Ragnar.

I biglietti sono disponibili sul sito www.fondazionecultura.it nella sezione biglietti on line e in biglietteria di palazzo Gil e in piazza Pepe prima dello spettacolo.

Solness è un grande costruttore che edifica la propria fortuna sulle ceneri della casa di famiglia della moglie, derubandola di ogni possibile felicità futura. Solness è terrorizzato dai giovani, che picchiano alla porta e chiedono ai vecchi di farsi da parte. Ma la giovane Hilde non si preoccupa di bussare, decide di fare irruzione con una carica erotica e una energia dirompente. È tornata per rivendicare il suo regno di Principessa. Quel castello in aria che il grande costruttore le promise dieci anni prima. Solness si nutre della vita delle donne che lo circondano, ma quest’ultima gli sarà fatale e lo accompagnerà, amandolo, fino al bordo del precipizio.

Se Solness è un costruttore, Ibsen è un perfetto architetto in grado di edificare una casa dall’aspetto perfettamente borghese e ordinario, nelle cui intercapedini si celano principesse dimenticate, demoni e assistenti magici al servizio del padrone. Il giorno del giudizio sotteso in tutta l’opera di Ibsen trova esplicita dichiarazione finale nel momento in cui, al culmine di tre atti in costante tensione, si arriverà alla sentenza finale. Una condanna inesorabile che sarà lo stesso Solness ad emettere contro se stesso, senza pietà. Solness soffre di vertigini, è già salito su una torre superando in un delirio di onnipotenza la paura del vuoto fino ad arrivare a dare del tu a Dio, minacciandolo di non costruire mai più chiese per lui. Ma dopo dieci anni il senso di colpa nei confronti della moglie e la paura di dover cedere il posto ai giovani lo indeboliranno e, quando Hilde lo condurrà nuovamente in cima a una sua opera, si accorgerà che ciò che ha realizzato come uomo e come artista è troppo fragile per sostenere il peso della perduta felicità.

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