Sotto shock la comunità di sepino

Padre e figlio uniti nello stesso tragico destino: entrambi morti sulle strade molisane

Una lunga scia di dolore per la famiglia Arienzale: il decesso di Pasquale, rimasto schiacciato il 9 maggio dalla cabina del tir che stava guidando sulla Statale 87, è avvenuto sedici anni dopo l’improvvisa morte del figlio Giuseppe. Il giovane non aveva nemmeno 18 anni quando si schiantò con il motorino contro un’auto all’ingresso di Sepino. La comunità è sotto shock e si è stretta attorno alla moglie di Pasquale e alla figlia. Intanto, il magistrato ha disposto l’autopsia sul corpo del 58enne per far luce sulle cause della sua morte.

Una lunga scia di lutti e dolore. Prima il figlio, poi il padre: un destino di morte ha unito Pasquale, il 58enne camionista deceduto il 9 maggio sulla Statale 87, al giovane Giuseppe.
Sedici anni fa il primo dramma per la famiglia Arienzale. Il ragazzo non aveva neppure 18 anni quando, a bordo del motorino di un amico, si scontrò con un’auto. Per Giuseppe l’impatto avvenuto all’ingresso di Sepino fu fatale. Era un pomeriggio del 2001 e in paese era il giorno delle comunioni, quello in cui i bambini ricevono per la prima volta l’eucarestia. Una giornata di festa sconvolta dall’incidente mortale.

Nessuno poteva immaginare che sulle strade ‘maledette’ di questa regione sarebbe deceduto anche il padre Pasquale. Questa volta il suo letto di morte è stata la Statale 87 Sannitica. La vita del camionista si è spezzata poco prima del bivio per Baranello. Da poco l’uomo era tornato a lavorare per la ‘Tamburro Inerti e Calcestruzzi’ dopo un periodo di malattia.
Il 58enne era al volante del suo suo tir che si è ribaltato. La dinamica dell’incidente è al vaglio della Procura che ha aperto un fascicolo d’inchiesta. In base alle prime ipotesi, si pensa a un malore o una distrazione. Ma non è da escludere neppure che l’asfalto bagnato abbia contribuito a fare perdere il controllo del mezzo pesante al 58enne. Il tratto che stava percorrendo è in discesa e caratterizzato da una pericolosa curva a gomito. Poco prima dell’incidente, Pasquale Arienzale forse si era accorto che qualcosa non andava nel mezzo. Aveva provato a frenare e invaso pure la corsia opposta, come testimoniato dalle tracce lasciate sulla strada dagli pneumatici dell’autocarro. Elementi rilevati dalla Polizia Stradale che sta indagando sull’episodio.
Inoltre per far luce sul drammatico incidente il pm Nicola D’Angelo ha disposto l’autopsia sul suo corpo.
A Sepino la comunità è sotto shock. Tutti conoscevano quell’uomo affabile che ha lasciato da sole la moglie e la figlia. Due donne piegate dal dolore per l’ennesimo dramma che ha colpito la famiglia. Fra pochi giorni, il 20 maggio, sarà il sedicesimo anniversario della scomparsa del giovane Giuseppe. Probabilmente intorno a quella data, se sarà dato il nullaosta, saranno celebrati pure i funerali del padre Pasquale.