Tunnel Termoli, De Francesco smentisce il Comune: “Per noi risarcimento milionario. Sentenza chiara, ma è stata travisata”
Dopo la nota ufficiale dell’amministrazione Balice che rivendica la legittimità della revoca del project financing sul tunnel, interviene la società proponente. “Il TAR ha accolto le nostre richieste: il Comune dovrà pagarci milioni”. La versione dell’imprenditore è opposta a quella diffusa da Palazzo Sant’Antonio.
È una lettura diametralmente opposta rispetto a quella diffusa dal Comune di Termoli quella diramata oggi dalla De Francesco Costruzioni sulla sentenza del TAR Molise relativa al project financing del tunnel tra porto e lungomare nord. Se la nota ufficiale dell’Amministrazione Balice, diffusa il 4 novembre, parlava di “decisione che conferma la bontà delle scelte assunte” e di “tutela dell’interesse pubblico”, il comunicato della società proponente diffuso oggi – 5 novembre – ribalta il quadro e annuncia un risarcimento milionario a carico del Comune.
“Il TAR Molise ha accolto le richieste risarcitorie avanzate dalla De Francesco Costruzioni nei confronti del Comune di Termoli – si legge nella nota dell’azienda – in riferimento al contenzioso relativo al project financing di riqualificazione del centro cittadino. La sentenza ha riconosciuto sia la domanda di risarcimento del danno da responsabilità precontrattuale, sia la domanda di indennizzo per revoca pregiudizievole”.
Secondo la società, i giudici amministrativi hanno riconosciuto che l’Ente ha agito con colpa nel periodo successivo alla sentenza del Consiglio di Stato che nel 2023 aveva dichiarato legittima l’aggiudicazione del project. “Il comportamento tenuto dal Comune dopo l’esaurimento del contenzioso definito nel 2023 appare connotato da colpa”, si legge nella parte citata della sentenza, che parla esplicitamente di responsabilità precontrattuale e di “trattative inutili” a cui il promotore sarebbe stato sottoposto tra il 2023 e il 2025.
Sulla base di questo riconoscimento, la sentenza stabilisce che il Comune di Termoli dovrà risarcire la società entro 90 giorni, con rivalutazione ISTAT annuale e interessi legali calcolati sulla somma originaria “via via rivalutata anno per anno, fino al soddisfo”.
La cifra esatta del risarcimento non viene specificata nel dispositivo, ma De Francesco Costruzioni la definisce come “quantificabile in diversi milioni di euro”. E annuncia che presenterà ricorso al Consiglio di Stato per ottenere anche la dichiarazione di illegittimità della revoca dell’affidamento del project, con ulteriore richiesta di danni.

“Siamo soddisfatti per il riconoscimento del danno subito, ma riteniamo grave la disinformazione prodotta dal Comune nelle ultime ore. La sentenza non è stata letta nella sua interezza e i cittadini sono stati fuorviati”.
Una posizione che smentisce nei fatti la versione diffusa dal sindaco Nicola Balice, che aveva parlato di “nessun diritto alla stipula” e di “decisione che conferma la legittimità della revoca”. Secondo l’Amministrazione, infatti, la sentenza escluderebbe qualsiasi riconoscimento di utili o mancati guadagni a favore del privato, prevedendo solo “ristoro per spese vive documentate e limitate nel tempo”.
Ma secondo De Francesco Costruzioni non si tratterebbe affatto di un ristoro tecnico, bensì di un vero risarcimento milionario basato su una responsabilità del Comune per aver mantenuto rapporti negoziali “inutili” dopo il 2023.
Il contrasto tra le due letture – quella del Comune e quella dell’impresa – sarà ora probabilmente al centro di ulteriori contenziosi. Intanto, resta il dato giuridico: il TAR ha riconosciuto una responsabilità precontrattuale del Comune e disposto un risarcimento. Ma non ha accolto – almeno per ora – le richieste di annullamento della revoca, che sarà oggetto del ricorso annunciato dalla società.
La vicenda si inserisce nel lungo e complesso percorso del progetto del tunnel, un’opera proposta oltre dieci anni fa, bocciata inizialmente dal TAR nel 2019, poi dichiarata legittima dal Consiglio di Stato nel 2023, infine revocata dall’Amministrazione Roberti (oggi presidente della Regione) e definitivamente accantonata dalla Giunta Balice.
Ora, sebbene i lavori non si faranno, le conseguenze economiche per le casse comunali potrebbero essere pesanti. E la politica dovrà fare chiarezza sul perché un progetto considerato non più utile o sostenibile per la città rischia comunque di costare milioni di euro alla collettività.
Revoca legittima, ma il Comune dovrà risarcire: cosa dice davvero la sentenza
La sentenza n. 518/2025 del TAR Molise, pubblicata il 4 novembre, chiude il contenzioso tra la De Francesco Costruzioni e il Comune di Termoli sul project financing per il tunnel e le opere connesse, con un esito articolato: il tribunale ha riconosciuto come legittima la revoca dell’aggiudicazione da parte dell’Ente, escludendo quindi che la società avesse diritto alla stipula del contratto o a ottenere i guadagni attesi dall’opera. Allo stesso tempo, però, il TAR ha condannato il Comune a un risarcimento per responsabilità precontrattuale e per indennizzo da revoca pregiudizievole, con la motivazione che, tra il 2023 e il 2025, l’Amministrazione ha tenuto un comportamento “connotato da colpa”, prolungando trattative “inutili” pur non avendo più intenzione di procedere. La cifra da riconoscere non è stata quantificata nel dispositivo, ma dovrà includere rivalutazione annuale e interessi legali, ed essere liquidata entro 90 giorni. Restano quindi salve le scelte politiche dell’Ente, ma viene sancito un danno economico causato dalla mancata chiarezza e dall’inerzia amministrativa.


