Logo

Rete Ictus, miracolo molisano: da “non si può fare” a “tutto pronto” in 24 ore

2 ottobre 2025 | 18:16
Share0
Rete Ictus, miracolo molisano: da “non si può fare” a “tutto pronto” in 24 ore

Dal parere critico dei ministeri alla nota dell’Asrem che solleva dubbi, fino al decreto che “sana” tutto in poche ore: la rete Ictus del Molise diventa operativa per legge, ma restano interrogativi su reparti, attrezzature e costi. Il 29 settembre l’Asrem scrive che la rete non può partire, il 1° ottobre i commissari firmano il decreto che la rende attiva, e subito dopo l’Asrem si adegua. In 48 ore superate criticità, ministeri e realtà: il Molise si scopre velocissimo.

Con due atti firmati il 1° ottobre – il decreto commissariale n. 157 e la delibera Asrem n. 1241 – la Regione Molise si è ufficialmente dotata della sua prima rete Ictus. A comunicarlo, oggi, sono stati i commissari ad acta Marco Bonamico e Ulisse Di Giacomo, che in una nota trionfalistica come è ormai costume di questo territorio, parlano di “una realtà attesa dai medici e dai cittadini molisani” e di un “nuovo modello organizzativo capace di garantire la presa in carico dei pazienti colpiti da ictus in tutto il territorio regionale”.

Secondo il comunicato, la rete poggia sul sistema pubblico dell’emergenza 118, sui pronto soccorso di Termoli e Isernia e sull’ospedale Cardarelli, individuato come centro hub con la sua Stroke Unit. Per le prestazioni non erogabili dal pubblico, entra a pieno titolo l’IRCCS Neuromed di Pozzilli, che assicurerà la trombectomia meccanica, le complicanze neurochirurgiche e la gestione dei casi più complessi, evitando i trasferimenti fuori regione.

Parole rassicuranti, che segnano un passaggio formale importante. Ma la tempistica – appena 48 ore dopo le comunicazioni dell’Asrem che evidenziavano criticità ancora aperte – e i rilievi contenuti nel recente parere dei ministeri della Salute e dell’Economia lasciano aperti più di un interrogativo.

Ecco cosa è accaduto negli ultimi giorni. Dopo il Tavolo interministeriale di Roma i tecnici hanno sollevato questioni di sostanza: “L’attivazione delle reti tempo-dipendenti non può essere garantita in assenza dell’approvazione della rete ospedaliera regionale”. In pratica, il decreto 100/2025 che annunciava la rete Ictus non aveva fondamento senza una cornice normativa approvata. Venivano inoltre richiesti chiarimenti sulla piena operatività della Stroke Unit del Cardarelli, sull’effettiva disponibilità della Tac h24 negli spoke di Termoli e Isernia e sui costi da riconoscere al Neuromed, mai quantificati nei documenti inviati a Roma.

Il 29 settembre, il direttore generale dell’Asrem Giovanni Di Santo aveva fatto propria la linea dei ministeri, segnalando in una comunicazione riservata indirizzata ai Commissari che la rete non poteva essere considerata avviata senza ulteriori verifiche. Neanche il tempo di rimuginarci su una notte che due giorni dopo i commissari emanano  il decreto n. 157 che, con un colpo di penna magistrale, “prende atto” del parere ministeriale e lo considera recepito, dichiarando la rete Ictus immediatamente operativa. Nel provvedimento si conferma il modello hub & spoke, si ribadisce il ruolo del Neuromed per le trombectomie e la neurochirurgia e si demanda all’Asrem la gestione assistenziale.

Subito dopo – questione di ore, forse di minuti – la Asrem, la stessa che due giorni prima sosteneva che la rete non potesse partire, adotta la delibera n. 1241 che si adegua al decreto commissariale, prendendo atto della rete Ictus e disponendone l’attuazione pratica. In meno di 24 ore, dunque, l’azienda sanitaria è passata dalle obiezioni ai ringraziamenti istituzionali.

E si arriva a oggi, 2 ottobre, e al comunicato dei commissari Bonamico e Di Giacomo che hanno presentato la rete come “un obiettivo raggiunto” e hanno ringraziato ministeri, Regione, Asrem e personale sanitario.

La cronologia dei fatti, tuttavia, mostra un percorso a ostacoli: un parere critico dei ministeri, una nota dell’Asrem che solleva dubbi, e subito dopo un decreto che “sana” tutto e trasforma le criticità in una rete sulla carta già operativa. Resta da capire se, al di là degli atti formali, la rete Ictus molisana sia davvero pronta a garantire cure tempestive e sicure o se la sua partenza sia più un annuncio politico che una realtà concreta per i cittadini.