Alla Fiera di Larino il progetto T.R.A.M.E. intreccia arte, ricerca e memoria: “Fili d’erba, di lana e di storia”
Il progetto T.R.A.M.E. porta l’arte e la ricerca al centro della 282ª edizione della Fiera di Larino, con due giornate dedicate alla transumanza, alla memoria e ai patrimoni bio-culturali del territorio.
Venerdì 10 ottobre, il polo fieristico di Contrada Monte Arcano accoglierà l’iniziativa “Fili d’erba, di lana e memoria”, un doppio appuntamento che intreccia scienza, arte e tradizione pastorale, nel segno di una visione contemporanea della cultura rurale.
Il progetto T.R.A.M.E. – acronimo di Transumanza, Ricerca, Archivi, Memoria, Ecomuseo – è finanziato dal programma nazionale CHANGES PNRR e coordinato dall’Università degli Studi del Molise in collaborazione con l’Università di Foggia e la Società Archeologica Srl, con il patrocinio di SABAP (Ministero della Cultura), IYRP (International Year of Rangelands and Pastoralists), ICPI (Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale), Giornata della Transumanza e Accademia dei Georgofili.
L’obiettivo è costruire un dialogo tra il sapere accademico e le conoscenze delle comunità locali, restituendo valore ai patrimoni materiali e immateriali legati alla transumanza.
Durante la due giorni di lavori, studiosi, amministratori e ricercatori approfondiranno esperienze e riflessioni sul ruolo dei patrimoni bio-culturali come strumenti di rigenerazione delle aree interne. Tra i relatori sono attesi rappresentanti istituzionali, docenti universitari e protagonisti del mondo pastorale, che condivideranno studi, progetti e buone pratiche nate lungo i tratturi.
A dare forma concreta al tema del progetto sarà la performance artistica di Lisa Fontana, che realizzerà un’opera collettiva dedicata al gesto del tessere. “Tessere è un sapere che attraversa i confini geografici e temporali, un atto che accomuna i popoli di ogni epoca – spiega l’artista –. La tessitura con le dita, presente nelle tradizioni dei nativi americani e in molte altre culture, è una delle forme più essenziali di questo antico linguaggio. Senza strumenti, solo con il ritmo delle mani, si intrecciano fili e si costruiscono trame: si dà forma alla materia e al pensiero.”
Fontana sottolinea come l’opera nasca “dalla memoria del gesto”, intrecciando il fare antico con il senso di appartenenza al territorio. “Evoca la transumanza come pratica millenaria di connessione tra uomini, animali e paesaggi. I fili raccontano percorsi lenti e stagionali, il cammino delle greggi, la cura per la lana e per i luoghi attraversati. Verrà utilizzata solo lana italiana, raccolta nel rispetto delle filiere locali e tinta con colori vegetali che richiamano le terre percorse dalla transumanza.”
L’opera prenderà la forma di un arazzo corale, realizzato insieme ai partecipanti che contribuiranno con il proprio intreccio: “Ogni frammento diventa parte di un’unica grande opera, un arazzo vivo che racchiude la pluralità delle mani, delle storie e delle visioni. Tessere significa ritrovare un legame con il passato e con il tempo che scorre attraverso i gesti ripetuti: è un atto artistico e antropologico, una memoria condivisa che si fa forma.”
Con “Fili d’erba, di lana e memoria”, il progetto T.R.A.M.E. alla Fiera di Larino riafferma il valore culturale e simbolico della transumanza come patrimonio vivente, ponte tra passato e futuro, tradizione e innovazione. Un modo per riscoprire il Molise come terra di connessioni, dove il filo della memoria continua a intrecciare la storia delle comunità e dei paesaggi rurali.


